E' difficile rendere l’idea di quanto il concorso di accesso alle Scuole di Specializzazione 2020 sia stato gestito con superficialità e disorganizzazione. 

Sono circa due mesi che 24 mila medici sono in stallo, ostaggi del ministero dell'università e della ricerca, ad aspettare l'uscita di una graduatoria definitiva e di assegnazioni in merito ad un test svolto ormai il 22 settembre.

Dopo ricorsi, rimbalzi giudiziari e peripezie legali, non si hanno ancora risposte definitive dal ministro Manfredi. Giovedì 3 dicembre c'è stato un ulteriore rinvio della fase di assegnazione a data da destinarsi, mentre l'inizio della presa di servizio si avvicina sempre di più (30 Dicembre) e migliaia di colleghi si vedono costretti a rinunciare ad incarichi provvisori, senza poter contribuire alla gestione sanitaria in un periodo così critico. Il fatto che tutto ciò accada a discapito di professionisti che vogliono solo imparare a curare il prossimo, per l'appunto in un contesto di pandemia, rende il tutto solo più paradossale. Come è possibile che negli ospedali manchino decine di migliaia di specialisti, e intanto chi vuole diventare specialista venga trattato così?

La competenza, la serietà, il senso di responsabilità, il rispetto della dignità umana e professionale devono tornare ad essere i valori guida di chi progetta lo sviluppo dell'università e della ricerca scientifica italiana. Chiediamo in definitiva lo sblocco delle assegnazioni e un cambio ai vertici del Ministero. Chiediamo le dimissioni del Ministro Gaetano Manfredi come segno di un cambio di rotta, le dimissioni di chi, al netto dei conflitti giudiziari che hanno costellato e rallentato il percorso concorsuale, ha la piena responsabilità politica e amministrativa di questo caos.