Firma per la TUTELA DEI DIRITTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI IN AMBITO SANITARIO

Firma per la TUTELA DEI DIRITTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI IN AMBITO SANITARIO

Lanciata
12 settembre 2022
Firme: 474Prossimo obiettivo: 500
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Perché questa petizione è importante

Lanciata da Cristina ROMITI

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE AMAD!

PURTROPPO ANCORA OGGI NON ESISTONO UNA TUTELA LEGALE GRATUITA, 

UN PERCORSO DI CURA E DI REINSERIMENTO LAVORATIVO, NÉ UNA POLIZZA ASSICURATIVA E  UN RISARCIMENTO PER GLI OPERATORI AGGREDITI SUL LAVORO

Chiediamo pertanto al Governo, al Parlamento e alle Regioni un’integrazione della Legge n.113/2020, che dia certezza di tutela del benessere e della salute delle vittime di violenza nei luoghi di lavoro e sicurezza e qualità delle cure per i cittadini  inserendo:

·       Indennizzo Inail del “danno fisico e psichico da aggressione nei luoghi di lavoro” che abbia comportato inabilità e/o invalidità temporanea/permanente;

·       Istituzione di un Fondo patrimoniale, volto all’indennizzo di tutti i “danni fisici e psichici da aggressione nei luoghi di lavoro” non risarciti dalla normativa in vigore;

·       Obbligo per le Strutture sanitarie pubbliche e private di istituire una Polizza assicurativa a favore del personale per la copertura delle tutele legali in ogni ambito e i costi del percorso assistenziale per il recupero psicofisico;

·       Istituzione di codice specifico di accesso ai Pronto Soccorso per i pazienti agitati a rischio di violenza;

·       Istituzione di un codice specifico di accesso ai Pronto Soccorso per i lavoratori aggrediti sul lavoro;

·       Riconoscimento della figura professionale dello Psichiatra del lavoro con specifici requisiti;

·       Istituzione di un Centro specifico di Psichiatria del lavoro in ogni Regione, dedicato agli operatori sanitari, sociali e amministrativi che hanno subito episodi di violenza;  

·       Formazione per tutti i lavoratori in ambito sanitario pubblico e privato; 

·       Sensibilizzazione e informazione per i cittadini; 

·       Educazione e prevenzione nelle scuole; 

·       Riconoscimento e Valutazione del rischio di violenza da parte del medico competente durante la visita di idoneità al lavoro prevista per legge, con consulenza dello psichiatra del lavoro; 

·       Diversa allocazione del lavoratore vittima di violenza, garantendo la di lui professionalità, con divieto di rientro nello stesso luogo ove ha subito l’aggressione; 

·       Gli enti e le associazioni con finalità di tutela degli interessi lesi dal reato, possono esercitare, in ogni stato del procedimento, i diritti attribuiti alla persona offesa.

 

Sostieni questa battaglia di civiltà per dare alle vittime di violenza le giuste tutele.

Ti ringraziamo per il tuo prezioso supporto

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