Non possiamo assistere alle sofferenze dei profughi in Bielorussia e Polonia, in Bosnia e Croazia, nei barconi che attraversano il Mediterraneo, nelle isole greche e lungo le altre rotte della disperazione, senza far niente. Che i singoli stati e le istituzioni internazionali facciano costruire campi e centri di accoglienza dove i profughi siano trattati come persone e non come ostaggi, fornendo loro alloggio, nutrimento e cure mediche.