L'Italia deve applicare la direttiva Europea 2000/78/ECsulle discriminazioni pregiudiziose
L'Italia deve applicare la direttiva Europea 2000/78/ECsulle discriminazioni pregiudiziose

L'Italia ha urgente bisogno di fare applicare la direttiva Europea 2000/78/EC atta a colmare gli effetti deleteri sulla società causate dalle differenze generate dai pregiudizi di:
- Età
- Razza
- Sesso
- Riassegnazione di genere
- Disabilità
- Religione o credo
- Orientamento sessuale
- Matrimonio o unione civile
- Gravidanza e maternità
In tal senso, alcuni Stati come il Regno Unito e gli Stati Uniti D'America si sono già dotati da tempo di leggi come l'Equality Act che si sono mostrate chiave per lo sviluppo sociale, economico, culturale e in termini di reputazione internazionale.
La legge Zan, attualmente non approvata dal senato, prevede di punire chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione in base al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere o alla disabilità.
La direttiva Europea 2000/78/EC del 27 Novembre 2000 stabilisce un framework generale per l'equo trattamento dei lavoratori.
Purtroppo tutto questo non è sufficiente. In Italia i pregiudizi di età sono visibili nel mercato del lavoro, i pregiudizi sulle altre religioni non permettono di attrarre talenti internazionali e non si è ancora presa posizione su tutti i pregiudizi in genere.
L'Italia deve necessariamente applicare al piu' presto la direttiva europea 2000/78/EC e adattarla al contesto italiano, in quanto è necessaria un'opera di modernizzazione epocale, che al momento è chiaramente bloccata dalla politica/macchina burocratica.