Il nostro comitato, nato alla fine di aprile di quest’anno, aveva scelto di denominarsi “Piacenza, maglia nera dei contagi”. Un nome che suonava come una presa d’atto: Piacenza, una piccola città di confine tra l’Emilia e il triangolo industriale, vantava, in Italia il triste primato di malati e, purtroppo, di decessi rispetto alla popolazione residente.
Questo ci ha fatto riflettere, ci ha spinto ad agire come comuni cittadini per individuare insieme le iniziative di sensibilizzazione più opportune: in sintesi, abbiamo tentato di fare il possibile per migliorare la situazione, insistendo affinché ognuno potesse agire responsabilmente in un’ottica di prevenzione e riduzione dei contagi.
Sono passati quasi sei mesi da aprile, abbiamo fatto in tempo a vedere il calo dei contagi e il ritirarsi dell’epidemia. Purtroppo si è trattato di un intervallo. Dopo l’estate, con la ripresa a pieno ritmo delle attività lavorative e della frequenza scolastica, i contagi stanno salendo.
Come cittadini non possiamo ritirarci dall’impegno e, pertanto, riteniamo doveroso coinvolgere gli attori istituzionali in tutti i settori del quotidiano in cui possiamo sviluppare iniziative adatte per invertire la tendenza.
Uno di questi è quello dei trasporti pubblici: ci moviamo per andare al lavoro, per andare a scuola e il virus viaggia con noi. E’ una compagnia cui tutti intendiamo rinunciare volentieri e, pertanto, sapendo che la sicurezza dei cittadini è un punto nevralgico della vostra credibilità, chiediamo:
- quali sono le iniziative per garantire il distanziamento sui mezzi?
-   e’  possibile aumentare la frequenza e la circolazione degli autobus per   evitare  un’eccessiva vicinanza dei passeggeri? ;
-   quali sono i controlli previsti per evitare che salgano passeggeri sprovvisti di mascherina?
Dalla vostra risposta fattiva dipende la tranquillità di chi si muove sui mezzi pubblici.