Vogliamo sapere la verità sulle pergamene dell'ex Diocesi di Campagna

Vogliamo sapere la verità sulle pergamene dell'ex Diocesi di Campagna
Perché questa petizione è importante

LA STORIA TRAFUGATA
I beni comuni storici, naturalistici, artistici, architettonici o culturali che siano hanno un filo sottile che lega la proprietà materiale e quella etica di quel bene.
Burocraticamente possono anche appartenere ad un Ente o un privato, ma se quella ricchezza è stata edificata con il sangue e i sacrifici di Campagna e i Campagnesi, beh, a nostro avviso la musica cambia.
Partiamo col manifestare la nostra più viva preoccupazione sia di Palazzo Tercasio, del quale torneremo a parlare, sia dell'ex Seminario Diocesano presente nel quartiere omonimo del Centro Storico di Campagna che al momento versano in precarie e fatiscenti condizioni strutturali.
La Curia di Salerno cosa vorrà fare da qui a breve per salvaguardare un edificio chiave della Città e della storia della nostra Campagna? La Curia di Salerno ha messo in essere iniziative atte alla salvaguardia? L'Amministrazione Comunale si è fatta carico di solleciti e segnalazioni?
Sarebbero gradite risposte certe e celeri.
Sempre nella sopra citata struttura è presente, per chi non lo sapesse, una biblioteca (chiusa al pubblico, agli studiosi e ai visitatori, perché!?) con all'interno preziosissimi testi antichi (alcuni a firma di Caramuel, San Bernardino da Siena), molti dei quali, ormai da anni, sono stati “prelevati”.
A voler essere precisi, il giorno 12 marzo 2015, alle 10:30 circa, furono portate via da Campagna (SA), alla presenza e col consenso dell’attuale parroco unico pro-tempore Don Carlo Magna (attuale Legale rappresentante del Seminario di Campagna e Commissario per l’amministrazione dei Beni del Capitolo Concattedrale di Campagna), le pergamene del Capitolo Cattedrale di Campagna che, pur facenti parte del fondo membranaceo di detto collegio costituiscono beni che, per particolare rilievo storico culturale ed estetico, sono di interesse pubblico e, di fatto, appartengono alla collettività campagnese che da secoli le custodisce gelosamente. Da esse è possibile ricostruire la storia dell’organizzazione sociale economica e religiosa di Campagna quindi la loro presenza altrove non avrebbe senso; del resto in un regolamento del Capitolo si precisa che detti beni “restano nel patrimonio del Capitolo Cattedrale e nell’ipotesi di estinzione di detto Ente passano al beneficio parrocchiale di Santa Maria della Pace nella Concattedrale di Campagna”.
Dette pergamene (per la precisione 821, relative ad un arco temporale dal 1100 al 1800 circa, più una quarantina appartenenti ad altre diocesi) dalla sede naturale -cioè Campagna- dov’erano custodite nella maniera dovuta in una cassaforte all’uopo realizzata in un locale con tanto di allarme, adesso si trovano in qualche altro posto ignoto ai campagnesi.
L’attuale parroco unico, nel momento del “trasferimento” parlò di restauro, ma dette pergamene erano già state quasi tutte (572 su 821) restaurate qualche anno prima; per rimediare si parlò, poi, di “scannerizzazione” ma delle stesse esistevano già i regesti quindi il loro contenuto era, in quel periodo, già stato trascritto, studiato e riassunto (si faccia riferimento al libro di Anna Giordano “Regesti delle pergamene del Capitolo di Campagna 1170/1772- edito da Carlone s.a.s nel 2004) e quindi fotografato e digitalizzato; si è parlato, infine, di trasferimento temporaneo ma a tutt’oggi le pergamene non sono ancora state rimesse al loro posto. Lo stesso dicasi per i testi di Caramuel e San Bernardino!
Aprendo una piccola parentesi, ci risulta che il Capitolo Cattedrale è stato commissariato pur essendo in vita qualche Capitolare e il commissario sarebbe proprio Don Carlo Magna, ed inoltre sia in atto un accorpamento di Campagna alla Forania di Eboli. Come dire: da Diocesi autonoma e sede vescovile (vedi opere di Melchiorre Guerriero) Campagna verrebbe declassata a semplice “porzione” di una forania di Eboli!!! E i beni della Chiesa di Campagna cioè donati, conferiti con sacrificio dal popolo di Campagna alla sua chiesa? E la storia di Campagna? E le tradizioni, la dignità?
Troppi anni ormai sono passati, troppo silenzio attorno a questa vicenda, ora basta!
E' arrivato il momento di far sentire la nostra voce, di smuovere un po' le acque mettendo in essere due quesiti:
1) Il parroco di Campagna, Don Carlo Magna, nelle sue qualità di Legale rappresentante del Seminario di Campagna e Commissario per l’amministrazione dei Beni del Capitolo Concattedrale di Campagna oltre che Membro del Consiglio per gli Affari Economici dell’Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno; Membro del Consiglio Presbiterale per il Quinquennio 2020-2025; Vicario Foraneo della Forania di Campagna – Colliano cosa ha fatto in tutto questo tempo? Come vuole agire affinché le pergamene tornino a casa? Come intende favorire il ripristino di questi spazi a favore dei tanti studenti e studiosi costretti a NON VENIRE a Campagna per compiere il proprio lavoro?
2) L'Amministrazione Comunale come vuole anch'essa adoperarsi affinché la situazione si risolva? Ha fatto sentire la sua voce? Perché non mettere a punto un protocollo d'intesa con la Curia di Salerno al fine di rendere di nuovo fruibili i locali dell'ex Seminario, dando così maggiore sbocco turistico e di servizi alle tante Associazioni ed Enti presenti sul territorio?
L'amore per la propria Città e per i propri concittadini è direttamente proporzionale all'attenzione che si porge nei loro confronti.
Salvaguardare la nostra storia e valorizzare i suoi beni, possono essere sicuramente un utile volano di crescita per noi tutti.
In un'epoca come quella che stiamo attraversando, ripartire dall'infinita ricchezza che ci circonda non solo è più pratico, ma anche più saggio.
Dal resto si sa, nulla è impossibile, se solo si vuole.
Decisori
- Diocesi di Salerno