STOP all'uso indiscriminato dei Fluorochinoloni e chinolonici

STOP all'uso indiscriminato dei Fluorochinoloni e chinolonici
Perché questa petizione è importante
Non tutti sanno che tra i tanti problemi di salute che imperversano in Italia e nel mondo ce n'è uno molto particolare, per almeno due aspetti:
- non si tratta di una malattia che colpisce "spontaneamente" l'organismo, ma viene indotta dalla assunzione di farmaci che i medici prescrivono, il che già fa molto pensare...
- e, ancor peggio forse, non esiste attualmente alcun protocollo di cura ufficiale ed efficace.
Si tratta dei danni che possono derivare dalla assunzione di una particolare categoria di antibiotici: i fluorochinoloni (e i chinolonici).
Farmaci che, nonostante le raccomandazioni ufficiali di EMA ed AIFA per la limitazione al loro uso, continuano ad essere prescritte con assoluta tranquillità e disinvoltura da una grande quantità di medici, nella generale indifferenza circa i notevoli e disparati problemi di salute che ne possono derivare, tali da provocare in molti casi invalidità di vario livello e per molto molto tempo.
Ci riferiamo tra i molti effetti a: insonnia e attacchi di panico, acufeni, problemi di vista, alterazione all'olfatto, danni a bocca e denti, problemi ai capelli, tachicardie, tendiniti, con possibilità di rottura in particolare del tendine d'Achille, dolori muscolari con riduzione di fasce muscolari, i più disparati e generalizzati dolori articolari, dolori di vario tipo a gambe e braccia, debolezza, stanchezza, febbre, svenimenti, problemi intestinali gravi e intolleranze alimentari, notevoli problemi urologici , problemi alla Tiroide, perdite di peso, etc.
Il tutto è caratterizzato da aspetti del tutto particolari: i danni possono manifestarsi immediatamente o anche dopo molti mesi l'assunzione, possono riguardare in vario modo contemporaneamente molti organi, non si tratta di forme allergiche ma (sembra assodato si tratti) di TOSSICITA' CELLULARE indotta, i problemi possono attenuarsi per poi ricomparire, possono riacutizzarsi con l'assunzione di altri farmaci, NON SI RICONOSCONO O QUASI MEDIANTE I NORMALI ESAMI DIAGNOSTICI.
La combinazione di tutti questi fattori, spesso porta il medico, confuso, a concludere che si tratti di, ansia, stress, oppure di forme associabili a fibromialgia o stanchezza cronica.
Stiamo parlando solo in Italia di migliaia di casi, persone prima sane, sportive, molto spesso giovani, a cui sono prescritti per malattie anche di livello lieve o medio, per lo più per infezioni urinarie e polmonari (quindi farmaci prescritti non considerando le "raccomandazioni" degli organi di vigilanza),
e che dopo averli assunti, in taluni casi anche solo qualche "dose" di questi, per loro, terribili antibiotici, si sono ritrovati improvvisamente e inconsapevolmente malati, ridotti nelle possibilità di vita, nella capacità di lavorare, etc.
Ma la cosa più incredibile, e questo è il motivo o uno dei motivi della presente petizione, è che tutto sembra accadere nell’indifferenza pressoché generale,
e ancor più gravemente nella ignoranza e incapacità da parte della stragrande maggioranza dei medici, che non conoscono e non sanno, e a volte sembra addirittura che non vogliono, curare i problemi che derivano dall’assunzione di tali farmaci,
si arriva addirittura a disconoscerne l'esistenza, ricondurre il tutto a sindromi "classiche",
ma che nulla hanno a che vedere (se non per similitudini sintomatologiche) con i danni da fluorochinoloni, non fosse altro per un motivo ben preciso e incontestabile:
PRIMA DELL'ASSUNZIONE NON ESISTEVANO !
In una situazione del genere, ne consegue che per chi è colpito da tali danni risulta quasi impossibile avere delle cure efficaci.
Anzi, nei molti casi in cui la malattia e confusa con altre "situazioni" c'è il rischio molto reale di ricevere cure sbagliate che possono anche peggiorare la situazione.
Esistono migliaia di articoli sul web che raccontano e descrivono circa la tossicità specifica, ma si fermano li, cioè "al può succedere che..."
Esistono studi scientifici in materia che individuano percorsi possibili di indagine, ma non esiste, come detto, alcun protocollo di cura e, come detto, nella pratica nessuno sa cosa fare.
Con la presente vogliamo portare alla attenzione questa problematica che affligge molti italiani.
In particolare riteniamo che siano due I punti "della questione" su cui occorre agire:
A) Proibire l’utilizzo dei fluorochinoloni se non nei casi di assoluta necessità e dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie sul paziente specifico
B ) promuovere presso centri specializzati lo studio sui danni che provocano il fluorochinoloni al fine di individuare dei protocolli di cura efficaci
Decisori
- Ministero della Sanità
- A.I.F.A.
- Regione Veneto