Poche migliaia di persone sono detenute nei lager libici in condizioni disumane e vengono usate cinicamente dai contendenti della guerra libica per ricattare l'Europa e trovare alleanze per avvantaggiarsi nel conflitto.

Migranti che fuggono da guerre, dittatori liberticidi e povertà sono finiti nelle mani di aguzzini senza scrupoli e non hanno via di scampo. Vengono torturati, stuprati, lascati morire di stenti e malattie o costretti ad affogare in mare. 

Sappia l'Italia dimostrarsi accogliente verso queste persone finite in una trappola mortale con la sola colpa di aspirare ad una vita migliore per sé e per le loro famiglie.

Salvare queste poche migliaia di persone avrebbe un costo irrisorio per una nazione come la nostra che è la settima potenza mondiale e che ha già accolto centinaia di migliaia di migranti. Daremmo un esempio di civiltà a tutto il mondo, ben più dirompente ed efficace di qualsiasi altra azione diplomatica o militare. 

Sarebbe inoltre un atto concreto per togliere ad Haftar e Al Serray una potente arma di ricatto; sarebbe un atto coerente con i tentativi italiani e dell'Onu di ottenere il cessate il fuoco ed una soluzione politica del conflitto.