Considerare come tortura i matrimoni, battesimi e anniversari nei mesi di luglio e agosto.

Considerare come tortura i matrimoni, battesimi e anniversari nei mesi di luglio e agosto.
Perché questa petizione è importante

La Convenzione ONU del 1984 contro la tortura, ratificata dall'Italia con la legge n. 498/1988, prevedeva l'obbligo per gli Stati di legiferare affinché qualsiasi atto di tortura fosse espressamente e immediatamente contemplato come reato nel diritto penale interno (articolo 4).
In tempi più recenti l'Italia ha dato seguito a tale obbligo introducendo nell'ordinamento italiano il reato di tortura, delitto previsto e punito dall'art. 613-bis del codice penale. La fattispecie è stata introdotta dalla legge 14 luglio 2017, n. 110.
Con la presente petizione si chiede di inserire nella lista dei comportamenti contemplabili come tortura l'invito a matrimoni, battesimi e altre celebrazioni di ambito familiare e/o di gruppo che vengano celebrati nei mesi di luglio e agosto.
Inotre si chiede di introdurre il ferreo divieto, per i gestori di ristoranti e strutture ricettive in genere, di permettere tali festeggiamenti nei suddetti mesi, pena la chiusura dei locali fino al primo di ottobre.
L'invito deve essere considerato tortura perché:
- Non esistono abiti da cerimonia che possano essere considerati "freschi"
- Date le elevate temperature stagionali, non è possibile godersi i pranzi/cene luculliani proposti in tali occasioni senza incorrere nel rischio di congestione;
- Per convenzione, l'invitato è di fatto costretto a pagare (attraverso l'artificio della "busta") per sottostare alla tortura stessa, per cui verrebbe a configurarsi il reato di estorsione;
- Spesso è volentieri la tortura dell'invito è resa persino più disumana poiché condita da pianobar, karaoke, balli di gruppo e gare di brindisi fra invitati ubriachi e molesti.
Pertanto i firmatari di tale petizione chiedono al Parlamento Italiano la discussione di una legge al fine di interrompere un'usanza che infligge sofferenze atroci a gruppi di centinaia di esseri umani, dettata solo dall'immenso egoismo e smania di protagonismo di due sole persone, che non può più essere tollerata in base al suo presunto valore "culturale".