No all'Eurovision al parco del valentino

No all'Eurovision al parco del valentino
Perché questa petizione è importante
La scrivente insieme con alcuni cittadini (perlopiù tenuti finora all'oscuro) esprimono profondo dissenso su ciò che si sta per abbattere, letteralmente, sul nostro amato storico Parco del Valentino nei prossimi giorni di maggio. Il dissenso è motivato da quanto segue.
"Il Consiglio Comunale di Torino, nella sessione straordinaria del 13 ottobre 2021, ha approvato – con 32 voti favorevoli e 2 astenuti – una variazione di bilancio [con lo stanziamento di 5 milioni di euro] per permettere lo svolgimento in città della manifestazione canora Eurovision Song Contest 2022, che la Città si è recentemente aggiudicata". Questo comunicato stampa del Comune di Torino ha aperto qualcosa che definisco indecente e anti-ambientale e cioè la decisione di ospitare l'Eurovision Song Contest (10, 12 e 14 maggio) all'interno del Parco del Valentino, come se la città non disponesse di altri spazi utilizzabili.
Rimarco anzitutto che l'orientamento della giurisprudenza e di vari pronunciamenti del Tar è chiaro; stabilisce che la tutela dell'ambiente va intesa anche in senso lato come conservazione e valorizzazione dell'ambiente e si applica a tutti quegli atti che che "incidono sulla qualità della vita in un dato territorio” (Cons. Stato, sez. IV, 14 aprile 2011, n. 2329; T.A.R. Lombardia Milano Sez. II, 22 ottobre 2013, n. 2336).
Che cose c'è di valorizzazione, di conservazione, di qualità in ciò che descrivo di seguito? Il Comune di Torino ha previsto due aree per l'Eurovision Song Contest, di cui una all'interno del Castello del Valentino (sede della facoltà di Architettura) e l'altra dentro il Parco stesso. Ciò che preoccupa maggiormente, la scrivente e numerose altre persone, è il danno che lo svolgersi del Contest avrà sul Parco, su piante, manto erboso e animali che vi abitano. Pensiamo ai rifiuti, alle plastiche abbandonate, ai mozziconi di sigaretta, ai parcheggi inesistenti, al rumore... Ma pensiamo soprattutto all'inquinamento acustico, al rumore assordante prodotto dalla musica e dalla folla che sconvolgeranno i ritmi biologici di tutta l'avifauna presente nel Parco, nel fiume e nei laghetti.
Oltre al Contest, sono previsti numerosi e rumorosi eventi collaterali. E' previsto l'afflusso di diecimila persone calpestanti il manto erboso (già disastrato da siccità e incuria), numerose attrezzature tra le quali un palco, due maxischermi, gl'inevitabili gabinetti chimici e tutto ciò che è indispensabile per un evento di massa. [La giustificazione addotta è, ovviamente, quella di evitare i contagi da Covid; è una giustificazione risibile. Come dimostrano importanti ricerche internazionali tutti gli eventi affollati producono inevitabili assembramenti con possibilità di contagio, mascherine o non mascherine, vaccini o non vaccini. Poi, volendo essere davvero seri, è pensabile che in una condizione diciamo così di euforia, la principale preoccupazione dei partecipanti sia quella di proteggersi dal contagio? E' sufficiente, per esempio, vedere i comportamenti delle persone in una discoteca].
La decisione comunale (in verità la candidatura di Torino a ospitare l'Eurovision fu fatta dalla precedente sindaca), viene spiegata come una ri-funzionalizzazione del bene-Parco che potremmo tradurre come "conferire nuova funzione" al Parco stesso. Apparentemente è un'espressione razionale e invece rivela alcuni pericolosi fraintendimenti come l'intendere il termine bene nella sua sola accezione di bene economico, come dimenticare che il Parco una sua naturale funzione l'ha già nell'essere Parco (dall'assorbimento di anidride carbonica fino alla capacità - dimostrata - di conferire serenità psicologica, e via dicendo).
Concludo, concludiamo, dicendo che siamo profondamente e da anni delusi dai vari assessorati che si sono susseguiti che non hanno mai mostrato genuino interesse per il/i Parchi cittadini e i suoi ospiti (piante, animali, visitatori). Han ragione coloro che pensano che al peggio non c'è mai fine? L'ospitata dell'Eurovision Song Contest sarà l'ultima o dovremo aspettarci ri-funzionalizzazioni che nulla hanno a che fare con l'ambiente e la sua tutela? (E' in questi termini che va intesa la sbandierata Transizione ecologica?)