Difendiamo la vita di Valmaron e Marcesina

Difendiamo la vita di Valmaron e Marcesina
Perché questa petizione è importante
Cari sostenitori, amanti della natura, della neve e della vita all'aria aperta. Ancora una volta, il comune di Enego, attraverso discutibili scelte amministrative limita la fruibilità di uno dei territori più belli in Italia nel suo momento più magico: l'inverno e le sue abbondanti nevicate.
In Valmaron Marcesina sorgono abitazioni private ed esercizi commerciali che generano in questi momenti fin dal dopo guerra un importante afflusso di persone con conseguente arricchimento del territorio. Numerose infatti, erano le manifestazioni sportive e non che, nel periodo invernale approfittando della gran quantità di neve affollavano la zona. Zona raggiunta con mezzi all'epoca sprovvisti di trazione integrali, gomme invernali, abs e le mille dotazioni di sicurezza di cui oggi disponiamo.
Con l'ordinanza 81 del 6.12.21 l'amministrazione, vieta il transito da parte di qualsiasi mezzo nell'unica strada collegante Valmaron Marcesina. Questa scelta, che non vede riscontri tali da giustificarla sia in termini di sicurezza che dispendio di denaro rischia di ledere profondamente l'economia locale sia direttamente, con un danno ai pubblici servizi presenti non più raggiungibili che un danno ai possessori di prime o seconde case che, oltre al non potere raggiungere le proprie case potrebbero vederle svalutate. Chi comprerebbe una casa non più raggiungibile in inverno solo per questioni politiche?
Tale azione risulta ancora più pesante alla luce degli ultimi due anni di lockdown che, indebolito il tessuto economico e sociale del territorio, si traduce in una ulteriore tegola a danno di chi su questo territorio continua ad investire caparbiamente come imprenditore o semplice cittadino. Perché?
Tra le motivazioni dell'ordinanza si citano la larghezza della strada e la pendenza giudicate pericolose. A nostro avviso questo non è vero. La carreggiata è stata di recente allargata e la suddetta strada ogni giorno viene percorsa dai camion carichi di legame (vedi VAIA) in entrambi i sensi di marcia. Inoltre, strade nettamente più pendenti (vedi Via Cornetta e Via Tabaro), non vengono investite da tale ordinanza.
Questa azione si dimostra altresì discriminante. Un sistema che funziona punisce chi sbaglia e premia chi merita. Non danneggia tutti incondizionatamente limitando le libertà individuali. Chi non affronta la montagna con dotazioni adeguate (catene, pneumatici invernali, 4x4 ecc..) va punito ma perché accanirsi su tutti indistintamente?