Da quasi due anni, con la scusa della pandemia, il Comune di Centola e la sua amministrazione, forti dei decreti governativi riguardanti la messa in sicurezza  delle spiagge libere, hanno attuato un sistema di limitazione degli spazi ad uso gratuito. Ad oggi si è ben consapevoli che questo metodo di privazione delle libertà individuali non abbia avuto alcun vantaggio nel contrasto al virus Covid19, ma abbia fatto soltanto gli interessi di pochi. Negli anni passati, già noi cittadini ci siamo visti diminuire costantemente le spiagge libere a favore di lidi e stabilimenti balneari. Durante il periodo pandemico, questi spazi sono diminuiti ulteriormente e dati in gestione a queste strutture che avrebbero dovuto garantire una corretta sanificazione e il giusto distanziamento tra le persone. Questa cosa non è mai avvenuta perché alcuni lidi sono stati addirittura luoghi di assembramento, di schiuma party e di feste private con musica e animazione. Quindi ci poniamo una domanda: ha senso che questi piccoli pezzi di spiagge libere rimaste ai  cittadini, che non vogliono o che non hanno la possibilità economica di poter pagare per usufruire del mare pubblico, vengano gestiti  dagli stabilimenti balneari, le cui azioni sono lontane anni luce da qualsiasi tipo di contrasto alla pandemia attuale? La risposta è NO! 

Quello che noi chiediamo è che, a partire dall'estate 2022 e per gli anni che verranno, ci sia restituita la possibilità  di poter usufruire delle spiagge libere e che ci sia un distanziamento minimo di 30 metri tra un lido e un altro, con annessa spiaggia libera, per poter rendere Palinuro una meta accessibile a tutti come lo era una volta.