Coltiviamo la speranza nella Terra dei Fuochi

Coltiviamo la speranza nella Terra dei Fuochi
Perché questa petizione è importante

ITALIANO - ENGLISH BELOW
La Terra dei Fuochi comprende un territorio di 1076 km², nel quale sono situati 57 comuni, nei quali risiedono circa 2 milioni e mezzo di abitanti: 33 comuni sono situati nella provincia di Napoli e 24 comuni sono ubicati nella provincia di Caserta.
Nella Terra dei fuochi ci si ammala di più di tumore rispetto al resto del Sud e si muore di più rispetto a tutta Italia. Al confronto con il Mezzogiorno, il tasso complessivo di incidenza di tutti i carcinomi maligni nell’Asl 3 Napoli Sud arriva a essere più alto del 46% per gli uomini e del 21% in più per le donne.Abbiamo la presenza di metalli tossici nei suoli, di arsenico, cadmio, vanadio e zinco che è spesso ben oltre i limiti d’intervento fissati dal Dlgs 152/2016.
Nel 2016 un'area di questa zona, il campo di San Giuseppiello sito nel territorio di Giugliano, è stato affidato a un gruppo di ricercatori di Agraria dell'Università Federico II di Napoli coordinati dal professore Massimo Fagnano ed è partito il progetto dell'UE Ecoremed: per bonificare il terreno si è deciso di non usare camion o ruspe, ma la tecnica del fitorisanamento.
Il fitorisanamento è una tecnologia naturale di bonifica dei suoli che utilizza alcune piante che sono in grado di estrarre metalli pesanti e/o indurre la degradazione di composti organici in terreni contaminati: in un solo anno, grazie a prati di gramigna e filari di pioppi, gli idrocarburi ed i metalli presenti nel suolo sono completamente spariti.
I costi dell'operazione sono stati di 900.000 euro (circa 100.000 euro per ettaro) a fronte della spesa di svariati milioni di euro preventivabile per le ordinarie operazioni di bonifica tradizionale (trasporto, smaltimento e colata di cemento).
Oggi il Commissario alle bonifiche è andato in pensione, e non è stato individuato un successore né un organismo a cui affidare quel bene confiscato ai clan:nel frattempo il progetto è sospeso in un limbo, e le attrezzature e gli uffici versano in stato di abbandono (se non peggio).
Chiediamo al Ministro Costa e al Presidente De Luca di intervenire urgentemente per non lasciare che una sperimentazione virtuosa sparisca per sempre!
Chiediamo al Ministro di agire non solo per salvare una terra martoriata, per ridare dignità a tutti i suoi cittadini e per ricostruire un futuro.
Gli chiediamo di non lasciar morire la speranza: perché la speranza ci salva.
Ci eleva e ci trasforma.
E finché vive, non c'è obiettivo abbastanza grande che la gente non possa raggiungere.
ENGLISH
The Land of Fires includes a territory of 1076 km², in which there are 57 municipalities, in which there are about 2 and a half million inhabitants: 33 municipalities are located in the province of Naples and 24 municipalities are located in the province of Caserta.
In the Land of fires we get more cancer than the rest of the South and we die more than in Italy. In comparison with the South, the overall incidence rate of all malignant carcinomas in the ASL 3 Napoli Sud comes to be 46% higher for men and 21% higher for women.
We have the presence of toxic metals in soils, of arsenic, cadmium, vanadium and zinc which is often well beyond the intervention limits set by Legislative Decree 152/2016.
In 2016 an area of this territory, San Giuseppiello's field, was entrusted to a group of researchers from the Federico II University of Naples coordinated by Professor Massimo Fagnano and the EU project called Ecoremed: to reclaim the land it was decided not to use trucks or bulldozers, but the phytoremediation technique. Phyto-remediation is a natural soil remediation technology that uses some plants that are able to extract heavy metals and / or induce the degradation of organic compounds in contaminated soils: in just one year, thanks to couch grass and rows of poplars, the hydrocarbons and metals present in the soil have completely disappeared. The costs of the operation were 900,000 euros (about 100,000 euros per hectare) against the expenditure of several million euros estimated for ordinary traditional reclamation operations (transport, disposal and pouring of cement).
Today the reclamation commissioner has retired, and a successor or an organization has not been identified to whom to entrust that property confiscated to the clans: in the meantime the project is suspended in limbo, and the equipment and offices are in a state of abandonment (if not worse).
We ask Minister Costa and President De Luca to intervene urgently so as not to let a virtuous experiment disappear forever!
We ask the Minister to act not only to save a battered land, to restore dignity to all its citizens and to rebuild a future.
We ask not to let hope die: because hope saves us.
It raises and changes us.
And as long as it lives, there is no goal big enough that people cannot achieve.