Salviamo le memorie di Caposele

Salviamo le memorie di Caposele
La storia del nostro singolare paese è densa di situazioni, fatti ed eventi, non di rado tragici, che hanno segnato il territorio ed il paesaggio urbano, compromettendo gran parte delle ricchezze che la natura ci ha dato e delle opere che i nostri avi avevano realizzato con sacrificio, dedizione e capacità oramai perdute.
Per tanti questo è un motivo in più per amare in Caposele ciò che ancora rimane a testimonianza del suo ricco e travagliato passato, che sarà sempre più difficile raccontare e rappresentare se dopo le persone svaniranno tutte le tracce dei luoghi dove ebbe corso la sofferta vicenda della gente di Caposele.
Abitanti di un paese stravolto per far posto a un’opera ardita (captazione delle sorgenti del Sele, opera di importanza mondiale), concepita in una grande visione di solidarietà nazionale per risollevare le sorti di altri luoghi del meridione.
Una grande impressione destano in tutti le immagini che immortalano le antiche sorgenti, innanzi alla chiesa della Sanità, circondate da minuscoli fabbricati contigui da cui iniziava il borgo di “Cap’r’iummu” con uno sviluppo parallelo alle cantine di Catapano.
E’ inaccettabile che venga eliminata per sempre l’ultima traccia dell’antica prospettiva da cui poter ammirare ancora uno stralcio di campanile, come poteva apparire ai nostri avi un tempo.
Ci rivolgiamo allora agli amministratori, agli esponenti politici, alla Pro Loco ed alle altre associazioni culturali e a tutti i cittadini, per chiedere di aderire alla presente petizione con cui chiediamo:
- La conservazione del caseggiato di traversa Europa, uno degli ultimi fabbricati rimasti che ci possono ricordare com’era l’antica Caposele.
- La sua acquisizione al patrimonio comunale (nel rispetto dei diritti dei proprietari) essendo un bene di elevato valore storico-culturale per la nostra comunità.
I promotori:
- Nicola D’Auria
- Donato Merola