Al lavoro per la Toscana

Al lavoro per la Toscana
Perché questa petizione è importante

Al lavoro per la Toscana
Siamo appena usciti da un periodo complesso e doloroso, quello della fase più acuta dell'emergenza del COVID-19. Privazioni e sacrifici sin qui affrontati sarebbero stati inutili se non fossimo in grado di apprendere ciò che questa immane sfida ha insegnato.
La crisi pandemica ha accresciuto le profonde disuguaglianze presenti nella società e mostrato i limiti dell’attuale modello economico e sociale in cui chi è più fragile paga il prezzo maggiore: lavoratori dipendenti, autonomi, artigiani, commercianti e piccoli imprenditori rimasti senza reddito. Studenti che non hanno i mezzi per poter seguire la didattica a distanza. Evidenti i divari fra chi ha una posizione di rendita e i contratti precari non rinnovati; fra le Regioni in cui si è puntato sulla “eccellenza” della sanità privata e quelle in cui la sanità pubblica è riuscita a contenere l’emergenza; fra i lavoratori che hanno mandato avanti il Paese, assumendosi in prima persona grandissimi rischi, e Confindustria che osteggia ogni minimo aiuto concesso a chi rimane indietro; fra i grandi interessi produttivi tutelati e realtà come quella delle Arti e della Cultura rimosse dal panorama nazionale; tra le impellenti questioni ambientali e l'attuale ritorno di plastica usa e getta e mezzi di trasporto privati.
Non si può continuare a ragionare come se niente fosse successo, utilizzando schemi ormai superati e modelli sconfitti proprio dalla pandemia. C'è la necessità di cambiare paradigma, proponendo un modo di fare e intendere la politica diverso, capace di mettere al centro della propria azione le persone, i loro bisogni, la Toscana. Guardando verso un orizzonte inedito con il coraggio di andare oltre.
Il nostro territorio sarà chiamato a breve a scegliere fra una visione di continuità volta al passato ed una che abbia il coraggio di imparare, sì, dal passato ma per guardare al presente e al futuro.
Le proposte politiche per la Regione sinora emerse ci appaiono insufficienti e incapaci di cogliere la difficile e reale situazione in cui la crisi ha gettato molti toscani.
La candidatura di Eugenio Giani è in continuità con il passato, una candidatura che non sa cogliere le sfide nuove che la società sarà chiamata a vivere, una candidatura nata e decisa nei caminetti della politica senza un rapporto con le persone, il territorio, la comunità toscana.
Continuità politica quella di Giani, con alcune delle scelte sbagliate fatte in passato, che ha visto i tagli alla sanità, ai trasporti e ad altri servizi essenziali. Quella della privatizzazione e della esternalizzazione, del precariato, quella che riesce a rappresentare nel suo agire quel mondo imprenditoriale toscano minoritario, portatore però di grandi interessi economici che, nel pieno della pandemia, discuteva di nuovo aeroporto invece che della salute di tutte e tutti.
La candidatura di Susanna Ceccardi è l’espressione di una destra attenta solo a parole ai bisogni popolari ma in concreto attiva a contrapporre i lavoratori agli emarginati, agli immigrati, a chi è più povero. Indicano le briciole spese per l’accoglienza e non i profitti accumulati nei paradisi fiscali. Una candidatura portatrice di un modello che, come dimostra la tragedia lombarda, è ancor più spostato verso l’ingiustizia e la diseguaglianza. Una candidatura che farà leva solo sulle paure della povera gente senza però offrire loro una soluzione, salvo indicando come nemico sempre altra povera gente. Una proposta politica, perciò, che rischia di far presa strumentalizzando proprio la sofferenza vera della società, le angosce del lavoro e della sua precarietà, della sua scarsità e la dissoluzione del ceto medio.
Secondo noi cittadini e cittadine, lavoratrici e lavoratori, studenti e studentesse, pensionate e pensionati, la Toscana ha bisogno di un’ulteriore proposta, popolare, concreta e capace di incarnare i valori autentici della Costituzione in cui ognuno e ciascuno abbia le stesse possibilità di curarsi, lavorare, studiare, abitare, esprimersi e costruirsi un futuro.
Crediamo che le condizioni del lavoro debbano essere la priorità dell’azione politica. Che la Regione sia davvero attiva nel difendere il lavoro quale espressione della dignità umana: nelle crisi aziendali, nel percorso di reinserimento quando lo si perde, nel contrastare il precariato.
Vogliamo che i servizi pubblici essenziali, scuola come luogo di formazione di coscienze critiche, sanità territorialmente riorganizzata per vero ed agibile diritto alla salute e trasporti siano il cuore dell’impegno e della spesa della Regione.
Vogliamo che modalità e tempistica di ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato, siano un punto fondativo per il governo regionale (la legislatura che si apre sarà decisiva perché al suo termine alcune concessioni dei gestori arriveranno a scadenza), per ristabilire la volontà popolare espressa in un referendum nazionale disatteso. Chi ha governato la regione ha precise e gravi responsabilità in materia.
Crediamo che la cultura e la ricerca abbiano un ruolo centrale nella costruzione e nello sviluppo della nostra comunità. Una cultura che sia fruibile per tutti e non per pochi.
Pensiamo che il diritto all’abitare sia da conquistare con investimenti pubblici appropriati e con provvedimenti e norme, ad oggi assenti, che consentano di liberare all’uso di chi ne ha bisogno le migliaia di appartamenti costruiti ed invenduti, presenti in Toscana.
Vogliamo una Regione che non sia semplice scacchiera di partite nazionali, che non si accontenti di vivere di rendite del passato, di difendere lo status quo o di sedersi sulle antiche glorie “rinascimentali”; una Regione in cui si trovi la volontà di accantonare lo schema del voto utile contro la destra per costruire un laboratorio in cui i valori di uguaglianza e solidarietà sociale, ambiente e cultura tornino fondanti, aggregando qualsiasi forza sia disponibile a rimettersi davvero in gioco.
Vogliamo una Toscana da vivere, capace di ascoltare territori, città e paesi con le loro caratteristiche, la loro storia, il loro paesaggio, condividendo con la popolazione toscana le scelte in merito alle grandi infrastrutture come quella dell’aeroporto fiorentino.
Vogliamo una Regione rispettosa dell’ambiente che sappia svilupparsi in maniera sostenibile e in equilibrio con il proprio ecosistema.
Vogliamo una Regione in cui il turismo torni a essere una risorsa per tutto il territorio, ma non permetta che il territorio e i suoi abitanti siano trasformati in risorsa per l’industria del turismo di massa.
Vogliamo una Regione solidale che non lasci indietro nessuno, accogliente e terra dei diritti. Che aiuti le nuove generazioni a realizzarsi e accompagni e curi gli anziani.
Non vogliamo essere messi in competizione l’uno contro l’altro né come lavoratori, né come cittadini toscani.
Siamo consapevoli che certe istanze e prospettive possano essere raggiunte solo attraverso scelte condivise e partecipate che solo una politica nobile, disinteressata e di servizio può interpretare.
Dobbiamo essere disponibili a fare un passo indietro personale per uno slancio in avanti collettivo.
Dobbiamo superare le ingessature e gli schemi prefissati e cristallizzati non più adattabili alla situazione attuale: con lungimiranza e coraggio scegliamo di essere protagonisti, la Toscana merita di più.
Vogliamo provarci, sappiamo che ogni cittadino può essere protagonista. Sappiamo che possiamo scegliere un’alternativa tra Giani e Ceccardi.
Vogliamo che il prossimo presidente della Toscana sia una o uno di noi, scelto da tutti noi.
Per questo chiediamo a Daniele Calosi di essere il nostro candidato presidente, chiediamo alle cittadine e ai cittadini toscani di sostenerlo nei modi che potranno.
Daniele è l’espressione più chiara e coerente del mondo del lavoro toscano, sempre presente, con i lavoratori in lotta sui cancelli, nelle trattative o nei tavoli di crisi (la difesa della Bekaert, Esaote, Signorini, Leonardo Finmeccanica, Nuovo Pignone, ecc. le tante vertenze che lo hanno visto in prima linea), sempre pronto a battersi contro le ingiustizie sociali.
Daniele, sindacalista, figlio di un operaio metalmeccanico e di una casalinga, è portatore autentico dei valori dell’antifascismo e della giustizia sociale, interpretando il ruolo pubblico come genuino contributo alla collettività. Crediamo che Daniele possa rappresentare scelte di governo quali espressioni di democrazia e libertà, a favore dei tanti contro le convenienze di pochi.
Ci impegniamo a essere accanto a lui in questa esperienza, ognuno a partire dal contributo che può dare sul proprio luogo di lavoro, nella propria comunità locale, nella associazione di volontariato in cui è attivo, ovunque.
Partendo anche e soprattutto dal lavoro fatto in Consiglio Regionale in questi ultimi 5 anni da Tommaso Fattori e Paolo Sarti e forti quindi della loro esperienza, vogliamo costruire con loro e con Daniele Calosi un insieme di forze progressiste che sia il più ampio e inclusivo possibile, in grado di unire civismo e politica e affrontare insieme il progetto per la nostra Regione.
Perché crediamo che un'altra Toscana sia possibile e vogliamo esserne al centro, tutte e tutti insieme.
Una Toscana in cui da ciascuno dovrà arrivare un contributo secondo le sue capacità e in cui ciascuno riceverà secondo i suoi bisogni.
#alavoroperlaToscana
Firenze, 07.07.2020
Elenco adesioni
Neri Clara, precaria della cultura
Galli Grazia, Progetto Firenze
Santoni Mauro, insegnante
Cini Giovanna, impiegata
Pesci Filippo, operaio
Bertelli Maurizio, libero professionista
Becocci Sonia, insegnante
Brandani Francesco, pensionato
Trapassi Marco, pensionato
Ostrogovich Ottavia, operaia
Iovine Vincenzo, insegnante
Morozzi Daniela, attrice
Frigidi Sandro, pensionato
Salis Giusi, autrice
Salomone Placido, muratore
Oreste Concetta, pensionata
Corsaro Lucia, casalinga
Manenti Camilla, studentessa
Pillozzi Serena, ricercatore
Pieri Fabio, commerciante
Longo Margherita, impiegata
Malotra Benedetto, ingegnere
Mantellini Paola, medico
Grangri Lisa, cuoca
Pacilli Ilaria, educatrice
Fontanelli Chiara, operaia
Lo Gatto Maria Rosa, impiegata
Da Fré Emanuele, impiegato
Barsanti Mauceri Isetta, avvocato
Negri Fiamma, attrice
Pisilli Filippo, impiegato
Cinalli Enrico, impiegato
Falsetti Daniele, impiegato
Varriale Bruno, già magistrato
Manenti Roberto, operaio
Solimeno Paolo, avvocato
Lo Piccolo Lucia, insegnante
Faraone Maria, casalinga
Lo Piccolo Ruben, disoccupato
Mauceri Corrado, avvocato
Manenti Beatrice, studentessa
Giovannini Eleonora, orafa/naturopata
Limberti Andrea, avvocato
Matrone Fabrizio, avvocato
Graziani Patrizia, impiegata
Levato Dezia, pensionata
Grassini Emanuele, tecnico
Panchetti Andrea, operaio
Casini Valerio, impiegato
Mori Paolo, impiegato
Bandini Sauro, impiegato tecnico
Torchi Angela, impiegata
Mani Paolo, impiegato
Neri Francesco, elettricista
Neri Tommaso, cuoco
Bittini Mara, operaia
Salvadori Annamaria, pensionata
Visani Maria, pensionata
Bittini Mauro, operaio
Tarchi Benedetta, studentessa
Rossi Mirella, pensionata
Fontani Saverio, docente
Bicchi Lorenzo, operaio
Lagneble Tovi Kodjo, operaio
Guye Mortalla, operaio
Landi Francesco, operaio
Brettoni Paolo, operaio
Bonciani Andrea, operaio
Masullo Antonio, operaio
Masullo Matteo, operaio
Grassi Alessandro, pensionato
Lucarini Federica, insegnante
Macaluso Andrea, attore
Macaluso Laura, avvocato
Magnelli Francesca, ingegnere
Merli Giusi, attrice
Nigi Emiliano, musicista
Noccioli Laura, insegnante
Palminiello Renata, attrice
Paoli Silvia, attrice e regista
Papini Wanda, operatrice sociale
Masiani Alessia, imprenditrice
Iantorno Arturo, pensionato
Magni Claudio, pensionato
Mancini Alessia, impiegata
Del Perugia Sandra, impiegata
Mecocci Andrea, pensionato
Bani Giulia, commessa
Mecocci Marta, insegnante
Meoni Franceso, pensionato, presidente circolo ARCI Rinascita Campi Bisenzio
Morreale Andrea, operaio
Pagliai Patricia, pensionata
Pagni Brunella, impiegata
Corsini Rita, insegnante
Paolieri Giancarlo, pensionato
Parivir Tiziana, pensionata, segretaria Spi Cgil Campi Bisenzio
Passini Katia, disoccupata
Piluso Mario, pensionato
Rastrelli Sara, pensionata
Tagliaferri Andrea, impiegato, consigliere comunale
Terreni Renzo, pensionato
Tofani Tommaso, medico
Venturini Alessio, ingegnere
Berardi Marta, agente immobiliare
Bertoncini Mirta, psicologa
Betti Laura, pensionata
Lastini Jacopo, operaio
Biancalani Loredana, casalinga
Bonaiuti Daniele, attore
Brigiolini Elisa, psicologa
Calderaro Lucrezia, insegnante
Capitoni Cristina, logopedista e docente
Corsi Paola, ballerina e insegnante
Favilli Daniele, attore
Fuochi Alice, cameriera
Giacomo Forti, Lavoratore dipendente
Santoni Barbara, psicologa
Vignozzi Vinicio, artigiano
Santoni Lando, pensionato
Soave Laura, insegnante
Tasselli Emanuele, architetto
Baccani Raffaello, pensionato
Pettini Luca, dipendente Unifi
Bacci Samuele, operaio
Cortignani Enrico, pensionato
Del Perugia Renzo, pensionato
Francini Giancarlo, pensionato
Monaci Cesare, pensionato
Fratini Graziano, disoccupato
Fuscaldo Fiorella, pensionata
Chini Adriano, pensionato, già Sindaco di Campi Bisenzio, già Consigliere regionale
Giordano Paola, pensionata
Mecocci Sara, wedding planner
Tiberio Enrico, Meccanico
Tinti Maria Camilla, pensionata
Tommasi Ilaria, insegnante
Ventre Elisa, facilitatrice linguistica
Cambi Carlo Andrea, presidente Auser Prato
Angarano Veronica, pensionata
Tiberio Annalisa, insegnante
Crociani Olivia, ricercatore
Innocenti Leandro, pensionato
Nidito Emanuele, avvocato
Piluso Libero, pensionato
Belardi Massimo, informatico
Tofani Simone, pensionato
Orlandi Michela, operaia
Forgione Andrea, operaio
Vitello Paolo, operaio
Casalegno Adriana, pensionata
Quintiero Dario, impiegato
Benelli Marzia, impiegata pubblica
Ciracì Cristoforo, pensionata
Signorini Katia, impiegata
Fantozzi Letizia, pensionata
Lotti Maura, pensionata
Falugiani Gianni, pensionato
Magnai Paolo, pensionato
Fantechi Andrea, dipendente pubblico
Bargagli Marco, operaio
Manetti Carla, impiegata
Guernieri Cinzia, dipendente scuola
Garofalo Emanuele, impiegato
Ballini Deanna, casalinga
Crescioli Daniele, pensionato
Adomi Paolo, pensionato
Ancarola Sabrina, impiegata
Panichi roberto, disocuupato
Pieruccetti Elisa, libero professionista
Rosini Dario, studente
Rosini Giampiero, pensionato
Trimarchi Elena Sofia, impegata
Verdi Myriam, pensionata
Viliani Maurizio, agricoltore biologico
Wairimu Jackline, commessa
Zebi Veronica pensionata
Arzilli Alessio, attore
Barducci Manuela, pensionata
Benini Silvia, operatrice culturale
Berti Alessandro, musicista
Calamai Mario, pensionato
Cardini Silvia, insegnante
Ciandri Moreno, operaio specializzato
Scheggi Marusca, pensionata
Soldani Anna, pensionata
Cortini Bruno, attore
Bruschi Irene, educatrice infanzia
Bruschi Maurizio, pensionato
Calza Luciano, pensionato
Collini Aldo, pensionato
D’Avanzo Bruno, insegnante
Di Maio Alessandra, dipendente pubblico
Di virgilio Davide, ricercatore
Frosecchi Lucia, logopedista
Talucci Paolo, imprenditore agricolo
Turchi Grazia, insegnante in pensione
Turchi Varrucciu Maddalena, impiegata
Mossuto Paola, impiegata in pensione
Scopetani Giovanna, insegnante in pensione
Favini Federico, studente
Andriola Michele, musicista
Bacciocchi Bruno, lavoratore dello spettacolo
Bartoli Stefano, musicista
Bavar Natalia, progettazione culturale
Bencivenni Daniela, pensionata
Binazzi Giacomo, impiegato
Rosini Giancarlo, pensionato
Rosini Vanni, studente
Masini Manila, insegnante
Mereu Antonio, libero professionista
Mereu Grazia Maria, pensionata
Rossellini Roberto, pensionato
Ferrarese Niccolò, comunicazione
Ianniello Giuseppe, pensionato
Innocenti Alessandro, grafico
Longo Riccardo, libero professionista
Losa Lia, pensionata
Martelli Andrea, disoccupato
Moscardini Carlo, pensionato, già Sindaco di Lastra a Signa
Moscardini Ilenia, cooperante
Palli Martina, insegnante
Nicotra Alfio, giornalista, Co-presidente nazionale di Un Ponte Per
Panzi Vania, pensionata
Paradisi Maurizio, commerciante
Picchi Morena, impiegata
Pietretti Oriana, commerciante
Rigacci Eugenio, regista
Sanchi Marino Giuseppe, educatore
Sanchi Tobia, studente
Sardi Marzia, coltivatore diretto
Taddei Susanna, architetto
Banchi Donatella, impiegata
Varruccio Mario, impiegato in pensione
Australi Graziella, pensionata
Carotti Carla, educatrice in pensione
Gianchino Santo, pensionato
Fiaschi Sara, impiegata
Chemeri Fernando, dipendente pubblico
Giuliani Giuliana, pensionata
Iocca Rosina, insegnante
Giuntini Federico, artigiano
Pratesi Pierfrancesco, dipendente pubblico
Paolieri Giovanna, pensionata
Rinaldi Rinaldo, pensionato
Mari Gigliola, pensionata
Vanella Giancarlo, pensionato
Rubegni Andrea, impiegato
Magini Monia, operatrice sanitaria
Giorgetti Fialdini Manuela, geologa libera professionista
Mugnaini Giuliana, disoccupata
Guerrini Daniele, operaio metalmeccanico
Parrini Mauro, operaio metalmeccanico
Rosa Rolando, pensionato
Tarabella Laura TS, agente assicurativo
Franci Stefania, dipendente pubblico
Perroud Brian, insegnante
Fondelli Roberto, lavoratore settore turismo
Favilla Emiliano, pensionato
Parigi Patrizia, pensionata
Olivieri Giuseppina, pensionata
Favilla Andrea, balneare
RAZZANELLI Gianfranco, imprenditore agricolo
Verrazzo Carmine, operatore sociale
Bruno Centobelli, pensionato
Venneri Fabio, agente immobiliare
Staderini Samuele, chimico
Maione Francesco, imprenditore
Maione Emanuele, studente
Boschi Marisa, impiegata
Maljic Ljiljana, cuoca
Mengozzi Pier Natale, pensionato, già Presidente FederSanità ANCI
Borghini Carla, pensionata
Bitossi Marisa, pensionata
Rossella Fabbri, pensionata
Bellavia Patrizia, dipendente Coop
Batoni Angela, cantante
Borghesi Paola, pensionata
Valoriani Andrea, pensionato
Lognoli David, insegnante
Monticelli Marco, imprenditore
Fiorita Ivana, ragioniera
Andrei Daniele, artigiano
Di Prinzio Mirando, agronomo
Zanaboni Mirco, impiegato
Melley Antonio, dipendente pubblico
Martinelli Andrea, operaio agricolo
Iacopini Debora, urbanista
Santoni Marzia, infermiera professionale
Zanaboni Roberto, pensionato
Zotti Assunta, parrucchiera
Tralci Alfeo, pensionato
Iocca Salvatore, pensionato
Zanardelli Alessio, avvocato
Conti Claudio, sommelier
Di Costanzo Marco, regista teatrale
Marchetta Melania, consulente
Dadalino Elda, pensionata
Pacchiarotti Gemma, pensionata
Coppitz Linda, pensionata
Stecchi Enrico, pensionato
Borghesi Daniela, pensionata
Balzano Lucia, dipendente Coop
Nencetti Cheti, impiegata
Cavaciocchi Andrea, pensionato
Trotta Giovanna, pensionata
Cardini Ottavina, pensionata
Baffè Giuseppina, pensionata
Alessi Paola, pensionata
La Rana Marcello, operaio metalmeccanico
Ilaria Catocci, consulente del lavoro, insegnante di Yoga
Paolo d'Este, bancario
Burberi Donella, pensionata
Felli Fabrizio, autista
Sansone Maurizio, pensionato
Cioni Fabio, pensionato
Santoni Alessio, pensionato
Papini Roberto, pensionato
Niccoli Sonia, pensionata
Meucci Manolo, agente di sicurezza
Pizzirusso Simona, impiegata, comnsigliere comunale
Valoriani Emanuela, casalinga
Campisi Antonio, impiegato
Campion Thomas, impiegato
Barberi Leonardo, pensionato
Sacco Giampiero, pensionato
Mazzoni Anna Maria, insegnante in pensione
Trotta Riccardo, ingegnere
Picchi Letizia, insegnante
Mommarelli Marcello, collaboratore scolastico
Vegni Sandra, pensionata
Panerai Vanna, dipendente pubblica istruzione in pensione
Cristinziano Silvia, biologa, informatore medico scientifico
Giannini Giuseppina, operaia
Garcea Nicola, pensionato
Castellani Ilaria, impiegata UNIFI
Baroni Paoli, impiegato in pensione
Ponticelli Pietro, imprenditore edile
Toccafondi Nora,pensionata
Faustini Elisabetta, pensionata
Craparo Saverio, pensionato
Fallaci Cecilia, impiegata
Ponticelli Saverio, studente
Liguori Simone, autista
Bonechi Fabrizia, casalinga
Valeriani Francesco, imprenditore
Catalano Emiliano, operaio
Santelia Adriana, pensionata
Fiorita Salvatore, mediatore
Ungania Rita, libera professionista
Panicucci Fabio, commercialista
Bongi Eda, pensionata
Rubichi Mauro, pensionato
Pellicci Alberto, operatore socio sanitario
Gensini Paola, ragioniera
Nenci Maria Grazia, pensionata
Bocchero Alessandro, pensionato
Mosconi Maria Grazia, pensionata
Samorè Marco, disoccupato
Cocco Letizia, pensionata
Casale Donatella, casalinga
Canaccini Roberta, geometra
Caruso Elena, insegnante
Cianchi Luca, responsabile servizi ambientali
Innocenti Sabrina, responsabile risorse umane
Giovacchini Elisabetta, impiegata pubblica amministrazione in pensione
Landi Alessandro, impiegato
Cardinale Milko, attore
Capisani Dea, educatrice
Nenciarini Anna Paola, impiegata
Cecchi Paola, dipendente
Caramello Piero, infermiere
Eboli Emanuela, psicologa
Gruni Marzio, agente di commercio
Brunetti Alberto, pensionato
Baroncelli Camilla, ingegnere
Gagnarli Ilaria, impiegata
Pagliazzi Filippo, operaio
Balestri Paolo, contadino
Ciracì Cristoforo, pensionato
Iocca Antonio, impiegato
Colucci Eleonora, formatrice professionale
Iocca Roberto, artigiano
Mangani Olmo, studente
Zarola Caterina, pensionata
Torricini Paola, pensionata
Forgione Aurora, parrucchiera
Luongo Antonietta, pensionata
Salvadori Bruna, disoccupata
Contardo Pietro, operaio
Puliti Stefano impiegato
Vitale Pietro, operaio
Conti Fabrizio, operaio
Balia Paolo, operaio
Balia Gabriele, operaio
Iacopo Alessandro, operaio
Tani Enrica, pensionata
Garofano Giuseppe, pensionato
La Manno Ennio, operaio
Alessi Franco, operaio
Sabato Claudio, operaio
Giusti Clarisa, pensionata
Decisori
- cittadini della Toscana