Caregiver pensione anticipata

Caregiver pensione anticipata

9 hanno firmato. Arriviamo a 10.
Lanciata
Petizione diretta a
CISL e

Perché questa petizione è importante

Lanciata da guido scarpaleggia

Talvolta la vita ci porta ad assumerci responsabilità che vanno oltre quello che avevamo pronosticato, responsabilità che ci inducono a soccorrere coloro che non sono più in grado di poter gestire in autonomia nel quotidiano la propria esistenza. Talvolta, queste persone bisognose, sono i nostri cari verso i quali, con tutto il nostro amore e con spirito di abnegazione ci dedichiamo, ponendoci in prima persona nell’affrontare le loro gravi sofferenze facendole nostre, prendendo su di noi per quanto possibile le loro fatiche giornaliere, cercando di sorreggerle ad ogni inciampo che la natura della loro malattia comporta.

Finiamo col farlo così bene, che non ci accorgiamo più che nei confronti delle ISTITUZIONI e verso coloro che ignorano le nostre fatiche quotidiane, siamo il popolo degli “INVISIBILI” ai quali, concedere talvolta le poche briciole di pane che cadono dalla tavola imbandita dai vari Governi, pronti a distogliere subito dopo lo sguardo e la dovuta attenzione.

Pertanto, alla platea assente delle Istituzioni, tramite coloro che dovrebbero rappresentarci in vista dei prossimi incontri con il Governo sulle Pensioni, destiniamo il mandato di questa richiesta, chiedendo un particolare riguardo nei confronti di chi ha assolto nel tempo ad un ruolo di indiscutibile importanza sociale e informale di cura, di supporto e di vicinanza partecipe dell'esperienza di malattia del malato e che si è impegnato e si impegna nelle attività quotidiane di “cura della persona”, che ha sacrificato per innumerevoli anni sull’altare dell’emergenza e della necessità, le proprie ambizioni le proprie aspettative di vita, le esigenze delle proprie famiglie coinvolte,  i disagi e le ripercussioni lavorative incontrate e figlie dell’indifferenza, per coloro pertanto, che hanno congiunto non senza sacrificio al proprio quotidiano, un lavoro straordinario altrettanto impegnativo e importante, venga riconosciuta la possibilità dell’ottenimento di una vera pensione anticipata, che non si mascheri dietro ad una improbabile quota 41 (precoci) o un APE Sociale (63 anni di età e 30 di contribuzione), soluzioni che hanno il sapore del famoso artificio: “facciamo credito solo ai novantenni accompagnati dai genitori”, ma chiediamo alle parti sociali che dovrebbero rappresentarci, che si giunga ad un vera ed equa risoluzione, che tenga in seria considerazione il concetto di un bilancio di fatiche lavoro e vita personale, ovvero, sia le ore, i mesi e gli anni impiegati dal punto di vista lavorativo sia le ore, i mesi e gli anni dedicati ad assistere le persone inferme alle quali si è assolto in passato e tuttora si assolve nel presente (dati facilmente determinabili).

Con la speranza che le parti sociali possano farsi ancora una volta promotrici e sostenitrici di questa sentita esigenza, invito gli interessati a sottoscrivere questa petizione.

9 hanno firmato. Arriviamo a 10.