Qui di seguito ci sono le firme di tutti gli allevatori di gatti che vogliono trasformare la loro passione in un lavoro, che ci permetta di tutelare noi stessi e i nostri animali.

Al momento l'allevamento felino ha una normativa che lo regola in parte. E' normata la parte relativa al allevamento felino amatoriale ma non ha una normativa completa quello professionale.

Il Codice Civile, con l'articolo 2135, definisce agricola l'attività di allevamento che si occupa in tutto o in parte dello sviluppo del ciclo biologico di un animale. L'allevamento dei gatti ha un codice ateco agricolo che lo equipara all'allevamento cinofilo e a quello degl'altri piccoli animali.

Nonostante tutto ciò l'allevamento felino NON E' UN' ATTIVITA' AGRICOLA.

Cosa manca? Come viene considerato allora l'allevamento felino?

Per ottenere la classificazione come attività agricola manca una normativa che ci qualifichi come tale e che quantifichi le giornate lavorative che servono per gestire un'allevamento. 

Al momento l'allevamento felino professionale è considerato un'attività commerciale, come possono esserlo un negozio di animali o un negozio di abbigliamento.

Le affinità fra un allevamento felino e un negozio ad attività commerciale non sono così evidenti mentre è evidente la discriminazione ritenendolo un'attività non equiparabile ad un allevamento cinofilo!

Avere  questa normativa non modificherà la normativa vigente attualmente e quindi non cambierà nulla per gli allevamenti amatoriali.  E' importante per gli allevamenti professionali perchè appunto ci permetterà di trasformare la nostra passione in un lavoro che però avrà una contabilità e una fiscalizzazione semplificata. 

Questo è lo scopo di questa raccolta firme:

chiedere al MIPAAF di riconoscere l'allevamento felino come attività agricola colmando il vuoto normativo e definendo le giornate lavorative che ne derivano, magari mettendoci a confronto con l'allevamento cinofilo.