BASTA MASCHERINE A SCUOLA - Per i bambini non può essere un'emergenza infinita

BASTA MASCHERINE A SCUOLA - Per i bambini non può essere un'emergenza infinita
Perché questa petizione è importante
Da tre anni i bambini vivono nell'emergenza Covid, sanno che devono rispettare nuove regole oltre quelle solite, sanno che ci sono state molte morti, alcuni di loro hanno avuto anche parenti colpiti dal virus. I bambini sono consapevoli che c'è un problema e in certi casi sono anche più ligi degli adolescenti e degli adulti nel rispettare le nuove regole.
Tuttavia non si può vivere in emergenza perenne.
Ogni volta che sento dire "aspettiamo di vedere i dati sui contagi", mi chiedo: ma pensano che prima o poi il virus scomparirà? Stanno aspettando questo per eliminare lo stato di emergenza nelle scuole? Perchè allora, visto che il virus non se ne andrà mai via, avremo le mascherine e il distanziamento PER SEMPRE?
Sono la mamma di due bimbi alle elementari e una ragazza in prima liceo. Inoltre sono insegnante, quindi conosco bene tutte le misure attuate nelle scuole.
Mia figlia ha sempre seguito tutte le regole imposte anche quando la mascherina ha iniziato a causarle un notevole eritema sul collo. Ha scelto di vaccinarsi per poter proseguire le lezioni di nuoto e poter andare al cinema con le amiche. In altre parole, per riavere indietro una vita normale, dopo due anni di medie di reclusione.
E poi c'è il secondo, un maschietto che da subito ha dimostrato spiccate capacità cognitive, ha una curiosità enorme verso tutto ciò che è scienza e ama andare a scuola e imparare cose nuove, eppure quest'anno è dovuto andare dalla psicologa, perchè ha iniziato a odiare la mascherina, simbolo di tutta la situazione emergenziale, con crisi isteriche in classe per il fatto di doverla portare. Ha incominciato a dirmi "Mamma io a scuola non ci voglio più andare, e nemmeno al cinema e in palestra, se devo continuare a portare la mascherina. Non riesco a respirare."
Infine il mio terzo bimbo, che è un border line cognitivo, e percepisce l'angoscia che c'è nell'aria a modo suo e non comprende molte delle indicazioni delle maestre perchè non può vedere le loro espressioni, per lui molto importanti, perchè anche le maestre ovviamente portano le mascherine.
Io vedo tutto questo e poi sento sedicenti esperti, tra politici e medici, che dicono che portare la mascherina è "un piccolo prezzo". Non sono d'accordo. Evidentemente non hanno figli che la devono portare tante ore tutti i giorni.
Solo in Italia, Spagna e Grecia sono state imposte le mascherine sotto i 12 anni; in molti paesi come Svezia, Uk e Olanda non sono mai state utilizzate in classe e in altri paesi come la Francia sono state utilizzate solo in determinate soglie di rischio di contagio.
Sui report dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) si legge che nelle scuole primarie, l’uso delle mascherine è consigliato agli insegnanti e adulti quando non è possibile garantire il distanziamento fisico, ma mai agli studenti. Nelle scuole secondarie, è raccomandata a tutti (studenti e adulti over 12) solo in caso questi vivano in aree con alta trasmissione comunitaria di Sars-Cov 2.
Uno studio danese sull'uso delle mascherine in classe ha dimostrato che non ci sono differenze significative sul contagio tra classi in cui si utilizza il dpi e classi in cui non se ne fa uso; uno studio cluster randomizzato in Bangladesh ha riportato le stesse conclusioni.
Anche nei protocolli della Cdc americana la mascherina è stata eliminata quasi in ogni ambito e utilizzata solo in relazione ai dati di ospedalizzazione delle zone.
Come mai in Italia rimane l'obbligo? Viene da chiedersi quanto ci guadagnano quelle che le vendono, e se chi decide ne ha un tornaconto personale.
Dal punto di vista pedagogico e didattico la mascherina è uno strumento dannoso, poiché la mimica facciale è fondamentale nella relazione didattica tra docente e discente e anche nella relazione sociale tra compagni.
Molte maestre segnalano bimbi di terza e quarta elementare che non hanno ancora imparato a scrivere e leggere adeguatamente, e i bimbi più piccoli sono sempre meno empatici, non vedendo le espressioni non riconoscono i segnali positivi (soddisfazione, contentezza, ...) e negativi (avvertimento, delusione, ...) che chi li circonda vuole trasmettere. Segnali che aiutano a crescere e a imparare, come ben sa chi studia comunicazione, visto che quella verbale è una componente molto piccola, mentre quella non verbale è predominante.
Jaclyn Theek, direttrice dello Speech and Learning Institute a North Palm Beach, in Florida, ha recentemente presentato dei dati scioccanti secondo cui si osserva un incredibile aumento del 364% delle visite di piccoli pazienti nella sua clinica per problematiche relative a ritardi nello sviluppo del linguaggio. Tra i tanti fattori che vengono individuati, uno sicuramente viene riferito all’obbligo di indossare mascherine.
Un'ultima considerazione: i miei bimbi sono tutti vaccinati, cosa che hanno fatto ovviamente non con piacere ma perchè io e mio marito abbiamo spiegato loro il senso civico che stava dietro questa azione. Vaccinarsi e ridurre le possibilità di contagio significava tornare alla normalità, era un bene per tutti, anche per quelli che non si vaccinavano.
Dopo tutto questo, non vedono alcun cambiamento, gli viene comunque imposto mascherina e distanziamento, la loro conclusione quindi è: a che serve comportarsi "nel modo giusto", se tanto non ci sono risultati?
Se il governo non cambia lo stato di emergenza (e non ditemi che è venuto meno il 31 marzo, perchè le limitazioni a scuola fino alla fine di giugno ci sono state, quindi quella data era solo sulla carta...) ai bambini insegniamo che il dovere civico, il senso di collettività, sono tutte bufale.
Chiedo che da settembre 2022 si tolga l'imposizione di mascherina a docenti e studenti, questi ultimi almeno fino ai 12 anni. Infatti non solo è deleteria per i bambini della primaria, ma anche per gli studenti del primo anno della secondaria di I grado, che devono conoscere compagni e professori nuovi (e come si fa a conoscersi se neanche ci si vede in faccia?).
O vogliamo creare una nuova generazione di asociali?