Coworking-cobaby a sostegno della genitorialità

Coworking-cobaby a sostegno della genitorialità

Quando si parla di economia molto spesso si cade nell'errore di pensare solo al mercato, alla domanda e all'offerta, tutto ciò quindi che riguarda la compravendita di prodotti. L’economia però si basa principalmente sulle persone, sono loro che fanno la differenza e la maggior ricchezza economica di un paese sono proprio loro. I paesi oggi maggiormente in difficoltà a livello economico, quelli che hanno un tasso di disoccupazione più alto e quelli che riscontrano le maggiori difficoltà in genere, sono quelli che hanno un tasso di natalità molto basso.
Siamo partiti da questo punto per fornire una soluzione concreta a questo grandissimo problema. La natalità è un problema estremamente rilevante nel nostro paese. Le difficoltà per chi intraprende questo percorso di vita sono sostanzialmente due: la prima la difficoltà a sostenere le spese economiche correlate a un figlio e quindi l'obbligo di avere due redditi in famiglia, la seconda è la difficoltà nel reperire asili nido, baby-sitter o altre strutture che si possano prendere cure dei propri figli durante l'attività lavorativa del genitore, andando però incontro anche in questo caso ad una gravosa spesa per la famiglia.
Oggi grazie ai moderni sistemi di Smart Working che permettono ad un lavoratore o un libero professionista di lavorare ovunque, semplicemente grazie al suo computer, alla connessione internet e i sistemi gestionali connessi in cloud, possiamo riuscire a conciliare le necessità familiari di una madre con la cura e la crescita del proprio figlio.
Le aziende dal loro punto di vista cosa guadagnano nel favorire questo tipo di attività di Smart Working? Utilizzare questa tipologia di lavoro flessibile rende l’azienda virtuosa dal punto di vista del welfare aziendale, aumenta la produttività diretta della risorsa dal 15 al 20% (fonte: Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano) riducendo le richieste di lavoro part-time, portando ad un crollo dell’assenteismo e al miglioramento complessivo del clima in azienda. Infine per le aziende possiamo andare a riscontrare dei costi minori dal punto di vista delle strutture utilizzate a livello amministrativo e a livello commerciale/marketing/comunicazione perché se le madri “seguono” i figli all'interno della struttura di coworking e cobaby gli uffici della aziende potranno essere di dimensioni minori riducendo quindi costi di affitto e le relative spese per utenze che ogni azienda deve sostenere. In termini percentuali stiamo parlando di un risparmio dal 20 al 30% sui canoni di locazione (fonte: Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano).
Parte di questi costi che l'azienda non deve più sostenere, possono essere utilizzarli per supportare la madre nel sostenere il canone mensile d'affitto dello spazio condiviso. La madre, non dovendo più pagare l'asilo nido o la baby-sitter avrà sicuramente un grosso risparmio economico e parte di quei risparmio potranno essere utilizzati per pagare il canone d'affitto del coworking e cobaby per suo figlio.
Questa attività infine va incontro anche alle esigenze delle libero professioniste “moderne” che non hanno più gli incassi elevati che la professione garantiva un tempo e anche la nuova categoria delle freelance, che spesso lavora a casa in condizioni di isolamento, dato che in molti casi hanno difficoltà a pagare sia il canone di locazione del proprio ufficio sia l'asilo nido dei propri figli. L’attività in questo modo riesce a conciliare sia le proprie esigenze professionali con un comodo ufficio in cui incontrare i clienti, sicuramente fuori dagli schemi ordinari ma comunque confortevole, sia la crescita e la cura dei propri figli.
L'obiettivo a medio-lungo termine è quello di migliorare il modello inizialmente concepito grazie ai feedback delle partecipanti e quello in seguito replicarlo su diverse aree territoriali in modo da poter far da moltiplicatore di opportunità e aiutare quante più famiglie possibili anche grazie al fatto che lo smart working si sta diffondendo come strumento sia a livello operativo che a livello mediatico, ottenendo diversi incentivi a livello nazionale, regionale ed europeo in quanto oltre al beneficio diretto sulle nascite si ha anche una riduzione dello stress da parte dei lavoratori (fonte:Sondaggio Fondazione Istud) e un taglio al consumo di carburante con conseguente rispetto dell'ambiente circostante visto che sono molto più limitati gli spostamenti in auto, con un ulteriore risparmio economico per il lavoratore.
Riscontrando difficoltà nel trovare supporto e sostegno da parte delle aziende e dei comuni a tale iniziativa, ti chiediamo di firmare questa petizione per sostenere la nostra idea se la reputi utile ed efficace nella risoluzione di questo problema.
Grazie
Camilla ed Emanuele