LAVORATORI ASU - LETTERA AI DEPUTATI REGIONALI

LAVORATORI ASU - LETTERA AI DEPUTATI REGIONALI

0 hanno firmato. Arriviamo a 1.000.
Più firme aiuteranno questa petizione ad essere inclusa tra le petizioni raccomandate. Aiuta a portare questa petizione a 1.000 firme!
Vincenzo Lo coco ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Assemblea regionale siciliana

A Tutti i Deputati Regionali
In ambito del DDL che, “lacrime e sangue” (peccato che “more solito” queste lacrime e questo sangue non intaccano mai le tasche dei nostri benefattori politici e delle loro più vicine conoscenze, ma colpiscano sempre nella stessa direzione; sembrerebbe ogni volta quasi un revival della eccezionale figura di un ex Ministro della Repubblica, - e le relative lacrime di coccodrillo versate, dopo avere provocato tantissimi disagi a numerosi incolpevoli cittadini italiani –), contiene dolorosi tagli alla spesa della Regione, appuriamo, - con stupore, sorpresa ed imbarazzo indicibili -
in modo inconfutabile, l'indifferenza, la sfacciataggine , la presunzione e la mancanza di rispetto nei confronti di tantissime famiglie siciliane palesemente riconosciute meno abbienti, se non addirittura incanalate al limite della soglia di povertà – e tutto questo dopo circa un quarto di secolo da lavoratori precari – se già non bastasse l’impugnativa dell’art. 36 della L.R. n. 9/2021 a provocare scoramento e disagio sociale negli animi di noi, protagonisti in negativo della vicenda, TOUT COURT, ecco servito il “colpo di Genio dei nostri Paladini della giustizia sociale”.
Infatti, ad addolcire, - in effetti il termine corretto ed appropriato sarebbe “avvelenare” ancor di più la pillola (zucchero non guasta bevanda, dicunt) il Governo Regionale, con la complicità sottaciuta di tutta la Deputazione Regionale aggiunge “la perla” da parte dell’Assessore Regionale all’Economia, Avv. Gaetano Armao, del Ragioniere Generale della Regione Siciliana, Dott. Ignazio Tozzo e del Presidente della II^ Commissione Bilancio presso l’ARS, On.le Riccardo Savona del
depauperamento, per non dire predazione, delle risorse economiche allocate sul capitolo di spesa di pertinenza dei lavoratori ASU.
Di ben 26 milioni di euro per l’anno 2022 e 12 milioni di euro per l’anno 2023, oltre due milioni di euro per l’anno corrente – ovvero, conti alla mano, le somme residue incardinate nel tematico capitolo non consentirebbero nemmeno l’erogazione dell’attuale importo dell'assegno di utilizzazione, per il prossimo biennio (e, facendo di “necessitate virtutem”) accantoniamo definitivamente il sogno da noi appena accarezzato, e già svanito, della fatidica “stabilizzazione”; tanto poca importanza rileva ai fini delle esigenze dei nostri politici di turno!
I proverbi non sbagliano mai; e risulta talmente appropriato anche in questo caso il detto “u saziu un criri o riunu”- .
Apprendiamo, inoltre, che la Giunta di Governo ha già di fatto “apprezzato” - e ce ne
complimentiamo, per ironia della sorte - tale iniquo ed inaccettabile provvedimento, a nostro parere di lavoratori interessati in prima persona, vergognoso e nefasto; ci chiediamo..... ma, le nostre menti pensanti, che occupano i posti di comando politico-burocratico strategici, e che, per nobile causa, dovrebbero garantire pari dignità a tutti i cittadini isolani, riflettono, ogni tanto, sui danni, soprattutto di natura psicologica, che potrebbero arrecare alla maggioranza della collettività?
Ai posteri l’ardua sentenza!!!
Forse sbagliando, ma nutriamo seri dubbi in merito!!!
Noi, miseri lavoratori ASU, per forma mentis, non riusciamo a dormire sereni se artefici di azioni che comportano danni irreparabili ad altrui individui; soprattutto se ne dovessimo intaccare la serenità economica, anche del minimo sostentamento; nonchè dal punto di vista psicologico e mentale!
Sarebbe d'obbligo, a nostro modesto giudizio, giunti a questo punto, chiedere con forza un sostanziale cambio di guardia degli artefici di questo scempio sociale, irrazionale e senza un minimo di amor proprio e di pudore.
In quanto lavoratori ASU, correttamente rappresentiamo che, qualora l'intenzione del “taglio” delle risorse economiche de quibus venisse confermato, nostro malgrado saremmo costretti a comportarci di conseguenza; interrompendo ogni forma di dialogo con gli attori superiormente citati, invitando le OO.SS., nel loro insieme, a chiamare a raccolta tutta la platea – la carica dei 4571 -, al fine di predisporre gli atti sindacali propedeutici e necessari a consentire di l'indizione di manifestazioni “sine die”, ovviamente nelle forme legittime sancite dallo Statuto dei Lavoratori ex
lege n° 300/70, presso gli Uffici dell'Amministrazione Regionale, individuati per Ramo di competenza specifica della materia in discussione.
Oggi, ancor più di ieri, diciamo decisamente “BASTA” a soprusi e prese per i fondelli!
Restiamo convinti che, in ogni azione della quotidianità della vita di ciascuno, e principalmente quando non si riesce a gestire la Res Publica non resta altro che fare i bagagli e rientrare, dignitosamente, e per sempre, nelle proprie CASE!
Nei ruoli che si ricoprono, pubblicamente, si viene normalmente retribuiti congruamente da riserve auree di fondi pubblici, per migliorare le condizioni economiche e sociali dei cittadini e non, come succede quasi sempre, per arrecargliene incommensurabili aggravi e nocumenti!!!!
Facendo parte del Bacino di precari, non potremo permettere oltre, a nessuno, di potere trastullarsi prendendosi gioco di 4571 famiglie siciliane.
Non è più la stagione adatta!
Sono stati esauriti tutti i bonus a disposizione.
La misura è colma e la pazienza e la buona volontà di noi, Lavoratori ASU, sono agli sgoccioli, se non addirittura off limits!!!!
Pretendiamo il ritiro immediato, chiedendo il fattivo supporto delle OO.SS. che ci rappresentano, nel tempo massimo di 24 ore dalla presente, dell’art. 4 comma 1 del DDL di variazione di modifiche alla L.R. n° 9/2021, “apprezzato” dalla Giunta di Governo.
In caso contrario, sin da subito, i lavoratori ASU, tutti, confidando nella massima sinergia con le Organizzazioni Sindacali, valuteranno di bloccare le attività lavorative ed istituzionali di ogni Ufficio presso il quale gli stessi prestano servizio, da tempo immemore. Diciamo, senza remora alcuna, e lo sottolineiamo, con abnegazione degna di menzione e, invero, sottopagati!!!!
Riproponiamo a tutti gli attori interessati alla vicenda di riflettere se predisporre iniziative, debitamente approvate, che possono comportare disagi a soggetti terzi, che purtroppo non godono di alcun mezzo di difesa, non possa condurre solamente a provare, per se stessi, un poco di rossore e di VERGOGNA!.
A questo punto, purtroppo, non possiamo più interloquire, in quanto lavoratori qualificati di Serie “C”, con questa politica del DECIDO IO e COMANDO IO!
Non lo accettiamo!
Ribaltiamo con forza, e senza indugi, quanto previsto dall’iniquo provvedimento di legge in argomento, precisamente per quanto attiene all'art. 4 comma 1 in esso contenuto, proposto dall'Assessorato all'Economia ed “apprezzato” - non ne conosciamo il metodo ed il criterio - dalla Giunta di Governo, e pretendiamo l’immediato utilizzo dei dieci milioni di euro stanziati in surplus
per l’anno corrente, con l'art. 36 della L.R. n° 9/2021, quale ristoro economico per consentire l’integrazione oraria di lavoro di tutta la nostra platea di lavoratori ASU, pari attualmente a 4571 risorse umane utilizzate nei più variegati Enti Pubblici.
ALTRO CHE RIDUZIONE delle somme allocate!!!!!!
E sentiamo, infine, la necessità di comunicare sin d’ora, che non attenderemo un giorno di più, oltre il fine della settimana in corso, per vedere bollinare da parte di questa politica regionale, con il relativo sigillo dell'ufficialità, l’effettivo provvedimento che dia il via all’istituto dell'integrazione oraria settimanale a favore dei lavoratori in parola.
I

0 hanno firmato. Arriviamo a 1.000.
Più firme aiuteranno questa petizione ad essere inclusa tra le petizioni raccomandate. Aiuta a portare questa petizione a 1.000 firme!