Alcuni Conservatori di Musica e Accademie italiane, in questo tragico momento, hanno voluto significare la propria partecipazione al dramma che si sta compiendo in Ucraina e che coinvolge l’intera società mondiale, mettendo in programma iniziative che vedono la partecipazione di allievi Ucraini e Russi. E ciò per riaffermare una grande verità:

“l’Arte, non avendo frontiere, è l’unico grande strumento che può e deve accomunare i popoli”. 

Infatti, l’Arte, è la massima espressione dell’intelligenza dell’uomo così come la guerra ne è, invece, la sua più grande perversione.

Per questi motivi s’invitano tutti gli artisti di qualsivoglia nazionalità o appartenenza sindacale e politica ad intervenire, facendo sentire la propria voce a difesa di chi soffre; primariamente a tutto il popolo ucraino oggi così barbaramente aggredito e subito dopo al popolo russo che, per decisione e imposizione di logiche di potere (anche preferendo la pace), ha dovuto mandare i propri figli a combattere.

Gli Artisti chiedono pace e nel nome sacro di questa parola sottoscrivono il presente documento.