Questo capodanno la trasmissione di Ivan Urgant sulla Tv russa ha creato una finta festa di capodanno in italiano, maccheronico, ma comprensibile (e forse più corretto di quello parlato da alcuni madrelingua).

Si può immaginare la immensa cura e fatica da parte di artisti russi nello scrivere uno show che ha molti riferimenti alla storia della TV italiana e a quella attuale, a scrivere testi in italiano e a farli recitare ad artisti di madrelingua russa creando personaggi di un universo parallelo che probabilmente è sembrato veramente un prodotto italiano ai telespettatori russi.

Questo sforzo non può che nascere da un grande amore per il nostro paese e la nostra cultura, difatti viene invocato uno spettacolo italiano perché amato dai telespettatori e come antidoto verso la tristezza e le ristrettezze del virus.

Insomma l'Italia come cultura amata e come l'unica realtà capace di dare un sorriso a un popolo pur lontano.

Questa stima e amore vanno ripagati dal nostro paese e quindi chiediamo che Ivan Urgant, o, meglio, Giovanni Urganti, e il cast di Ciao 2020 siano ospiti ad una serata del prossimo Festival di Sanremo.

Sicuramente saranno capaci di esprimere un amore per la nostra lingua superiore ad eventuali superospiti stranieri che verrebbero a cantare in idiomi diversi dal nostro.