Tuo figlio va a scuola volentieri? Miglioriamo la scuola secondaria italiana!

Tuo figlio va a scuola volentieri? Miglioriamo la scuola secondaria italiana!

133 hanno firmato. Arriviamo a 200.
Lanciata

Perché questa petizione è importante

Lanciata da veronica vannucci

Facciamo sì che tutti possano andare… A SCUOLA VOLENTIERI!

Perfetta sulla carta…ma: lacunosa, poco inclusiva, poco stimolante, poco meritocratica, poco incoraggiante, ecco la scuola secondaria di primo e secondo grado italiana.

Sono un genitore/sono un insegnante e credo che sia necessario intervenire su questi otto punti: 

1) GLI AMBIENTI: la scuola deve essere curata ed accogliente

2) LA DIDATTICA: la scuola deve essere più stimolante, più laboratori e meno libri

3) LA PREPARAZIONE DEGLI INSEGNANTI: sapere e saper insegnare non sono la stessa cosa, serve saper motivare ed incoraggiare!

4) LA VALUTAZIONE E LA SUPERVISIONE DEI DOCENTI: gli insegnanti devono essere valutati dai propri alunni e supervisionati da pedagogisti esperti

5) L'ABBANDONO SCOLASTICO: servono strumenti per non lasciare indietro nessuno

6) L'INCLUSIONE: la formazione dei docenti garantisce una vera inclusione

7) L'ORIENTAMENTO: scegliere cosa fare nella vita è il compito più difficile, aiutiamo i nostri studenti a farlo bene

8) LA MOTIVAZIONE DEI DOCENTI: degli insegnanti motivati sono degli insegnanti migliori

Puoi vedere i video del canale qui:

https://www.youtube.com/channel/UCNWPltXZpon5eG2-l7HbObQ

Nello specifico gli otto punti:

1) GLI AMBIENTI

  • 25 o addirittura 30 alunni sono troppi per una classe, garantire un’istruzione di qualità in questo modo è pressoché impossibile: vorrei che le classi fossero al massimo di 15 alunni.
  • Le strutture scolastiche sono troppo spesso vecchie e mal curate: vorrei che gli studenti frequentassero un ambiente bello, stimolante e motivante, perché anche attraverso la cura degli ambienti scolastici passa il messaggio di quanto la scuola è importante.
  • E’ necessario all’interno dell’educazione civica, istituire la giornata della cura della scuola, nella quale si ridipingono aule e corridoi, al fine di partecipare attivamente alla cura degli ambienti scolastici.
  • Per motivare ad attivare l’attenzione degli studenti serve un’aula laboratorio al fine di immergersi nella materia: vorrei che ogni materia avesse un aula dedicata in cui mio gli alunni vanno con la classe per poter trovare tutto il materiale dedicato. Così funziona in molti altri paesi, dove si segue il corso di storia nell’aula di storia, quello di chimica nell’aula di chimica ecc… ed ogni professore ha la propria aula che attrezza con tutto il materiale necessario.

 

2)      LA DIDATTICA

  • La scuola risulta fondamentalmente NOIOSA: l’essere umano nasce curioso e portato alla scoperta, eppure quando si arriva alle medie e alle superiori improvvisamente l’amore per il sapere finisce…come mai? E’ stato ampiamente dimostrato che in situazioni di noia il cervello “si spenge” ; è stato dimostrato che le cose che ricordiamo sono quelle che apprendiamo INSIEME AGLI ALTRI e facendo ESPERIENZA, anche DIVERTENDOCI. Ecco perché vorrei che la NUOVA DIDATTICA fosse messa in funzione e fosse non solo consigliata, ma obbligatoria almeno per il 50% delle lezioni (lavorare in gruppo, compiti di realtà, laboratori in cui si impara facendo).
  • Un problema sempre maggiore è l’ansia scolastica, perché? Perché viene valutata solo la performance di quel momento e alla fine conta il voto, ma gli studenti devono imparare soprattutto ad organizzarsi con un metodo di studio, in fondo oggi in qualunque professione non è necessario tenere tutto a mente, la vera abilità è organizzare le conoscenze ed applicarle : ecco perché vorrei che fino alla conclusione della terza superiore TUTTI GLI STUDENTI potessero usare schemi e mappe concettuali al fine di incoraggiare un metodo di studio e vivere serenamente il momento delle verifiche (questo renderebbe anche meno evidenti la differenziazione degli studenti con DSA).In questo modo potremmo mettere anche fine al fenomeno dei “bigliettini” riportando il clima in classe in una dimensione di fiducia e non di controllato/controllore.
  • La scuola deve servire maggiormente a costruire teste ben fatte e ad interpretare la realtà circostante con spirito critico: vorrei che si leggesse, almeno una volta ogni due settimane, il giornale in classe, correlando i fatti alle materie di insegnamento e facendo seguire poi  un dibattito.

 

3)      LA PREPARAZIONE DEI DOCENTI

L’insegnante deve essere un maestro di vita e un modello adulto positivo e incoraggiante: è necessario che gli insegnanti abbiano una formazione costante e obbligatoria di 3 ore al mese per quello che riguarda le tematiche più importanti: 

  • Come motivare la classe allo studio
  • Come condurre una lezione interessante
  • Come incoraggiare uno studente (pedagogia e tecniche di coaching)
  • Come mettere in atto la nuova didattica
  • Come funziona l’apprendimento
  • Cos’è l’adolescenza e quali sono i problemi legati ad essa
  • Come prevenire l’abbandono scolastico
  • Come lavorare in un’ottica di inclusione insieme all’insegnante di sostegno
  • Come lavorare in classe con alunni diversamente abili
  • Cosa sono i DSA e cosa prevede la normativa vigente
  • Come fare un orientamento significativo con il METODO di Orientamento VOCAZIONALE

La formazione può essere erogata ad un costo estremamente ridotto in quanto le lezioni potrebbero essere fruite in modalità on line visionando corsi preregistrati, alla fine di ogni evento formativo, le nuove competenze verranno verificate tramite appositi test.

E’ inoltre molto importante che la formazione venga erogata da professionisti del settore che hanno dimostrato negli anni una collaudata esperienza dell’argomento sul quale svolgono la formazione, affinché questa risulti davvero interessante ed attuabile.

 

4) LA VALUTAZIONE  E LA SUPERVISIONE DEI DOCENTI

 

La qualità dell’insegnamento è fondamentale. 

E’ opportuno che i docenti vengano valutati dagli alunni su questioni come:

  • La disponibilità e la capacità di personalizzare il più possibile la didattica 
  • La capacità di rendere le lezioni  interessanti
  • L’imparzialità e la correttezza

Nel caso in cui emergessero delle criticità, sarebbe opportuno che il docente venisse accompagnato  e supervisionato in classe da un pedagogista esperto in tecniche didattiche innovative ed inclusive, in un’ ottica di miglioramento costante, permettendo così una soddisfazione maggiore sia per il docente, che per la classe.

 

5)  L’ABBANDONO SCOLASTICO

A scuola si verificano troppo spesso situazioni per le quali i ragazzi con difficoltà socio-economiche o problemi di varia natura non riescono a stare nel contesto scuola e il risultato è un elevatissimo tasso di dispersione scolastica.

E’ necessario in questo senso il supporto di figure di riferimento quali 

  • Mediatori culturali
  • Pedagogisti
  • Teen coach
  • Psicologi

Queste figure professionali, dopo una presentazione dei propri servizi e della propria persona nelle classi (non è sufficiente affiggere una locandina o mandare una comunicazione in merito), con il proprio supporto offerto nel pomeriggio tramite appositi sportelli, potrebbero accompagnare individualmente lo studente/la studentessa, e a seconda delle esigenze, trovare i mezzi opportuni per prevenire l’abbandono scolastico.

 

6)      L’INCLUSIONE

Il docente di sostengo, a causa dell’alta selettività e dei pochi posti disponibili per il TFA (Tirocinio formativo attivo), spesso non è assolutamente formato per il delicatissimo ruolo che va a ricoprire, in tal senso si rende necessaria almeno una prima formazione a priori (prima cioè dell’inizio della scuola) di almeno 40 ore sul personale che sarà impiegato come docente di sostegno: nel caso in cui il docente venga chiamato per la prima volta in corso d’anno, il docente avrà a disposizione le prime tre settimane per effettuare tale formazione.

In quest’ottica è necessario che anche i docenti curriculari, di ruolo e non, oltre alle tre ore di formazione mensili, svolgano una prima formazione (obbligatoria) una tantum sulle tematiche inerenti all’inclusione scolastica di almeno 25 ore, al fine di poter collaborare e cooperare davvero con i docenti di sostegno.

Una specifica sul tema dell’inclusione va inserita in merito agli EDUCATORI: vere colonne portanti del sostegno, dovrebbero avere accesso retribuito ai consigli di classe, alle gite scolastiche e all’elaborazione del P.E.I. in collaborazione con tutto il gruppo del Gruppo Operativo per l’Inclusione.

 

7)      L’ORIENTAMENTO 

L’orientamento dovrebbe essere una vera e propria materia che inizia in seconda media e non finisce fino alla quinta superiore: il consiglio orientativo in essere al momento è superficiale e staccato spesso dalla conoscenza reale del ragazzo/a.

Un buon orientamento comprende innanzitutto la conoscenza di se e la conoscenza dell’offerta formativa del territorio. 

È necessario un intervento formativo (obbligatorio) di tre ore al mese rivolto agli studenti a partire dalla seconda media su:

  • I diversi tipi di intelligenza
  • Le 24 potenzialità umane 
  • I diversi settori lavorativi 
  • L’offerta delle scuole, delle università e delle accademie presenti sul territorio

Tale formazione può essere erogata dai docenti stessi o da professionisti esterni, e deve comprendere nella trattazione dei temi sopra elencati: lezioni teoriche ma anche incontri con professionisti più diversi, interviste, visite guidate in aziende e studi professionali.

 

8)      LA MOTIVAZIONE E LA SELEZIONE DEI DOCENTI:

La condizione dei docenti italiani di oggi non è semplice: gettati in classe senza formazione, lasciati per anni in una situazione contrattuale precaria e senza una supervisione effettiva che riconosca il lavoro ben svolto.

Per questo motivo è necessario, al fine di incrementare la motivazione del corpo docente italiano, che si agisca su questi punti fondamentali: 

  • Incrementare la stabilizzazione dei precari: lo stato italiano per anni non ha bandito concorsi per gli insegnanti, questo significa precarietà ovvero  poca continuità didattica, balletti si supplenze durante l’anno che rendono instabile la didattica e difficoltoso un percorso di qualità, inoltre questa condizione “ruba” molte energie mentali che potrebbero essere impiegate nello svolgere al meglio il proprio lavoro (si pensi alle paure legate al non avere abbastanza punti in graduatoria e al conseguente acquisto di corsi a pagamento non proprio professionalizzanti)
  • Incrementare e prevedere una formazione efficace, retribuita e davvero calata sui bisogni del corpo docente (vedi punto 3)
  • Incrementare e prevedere la presenza di un dirigente esclusivo in ogni istituto che si faccia garante delle problematiche quotidiane e del corretto comportamento dei docenti in servizio
  • Incrementare la presenza degli ISPETTORI SCOLASTICI per garantire il rispetto delle regole e visionare le condotte delle dirigenze scolastiche.

 

 

133 hanno firmato. Arriviamo a 200.