Pierino Antonioli e altri contadini del sito di interesse nazionale, SIN, Brescia- Caffaro da anni pagano l'Imu sui loro terreni inquinati dai contaminanti ambientali di origine industriale PCB.
Da questi terreni Pierino e i contadini vittime del disastro ambientale prodotto dalla azienda chimica Caffaro non ricavano alcun reddito. Non possono coltivarli, falciare l'erba, affittarli, allevarvi bestiame. Pierino e la sua famiglia hanno inoltre livelli altissimi di contaminanti PCB nel sangue.
Chiediamo che il Comune di Brescia cessi di pretendere da queste persone che hanno già pagato a caro prezzo, economicamente e con la loro salute, una tassa che sa di beffa!