Lettera Aperta
Al Sindaco di Cagliari, S.E. Massimo Zedda
Al Prefetto di Cagliari, S.E. Tiziana Giovanna Costantino
Al Presidente della Regione Sardegna On. Francesco Pigliaru
E per conoscenza:
al Ministro dell’Interno, On. Matteo Salvini
al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, On. Danilo Toninelli
OGGETTO: Nave Freedom Flotilla a Cagliari 1-8 Luglio 2018. Applicazione piena dell’Art. 67 del San Remo Manual on International Law.
E’ notizia di questi giorni che dal prossimo 1 al 8 Luglio 2018 il porto di Caglairi è pronto per accogliere la Freedom Flotilla in arrivo quest’anno. La flotta, composta da quattro imbarcazioni: Al Awda, Freedom, Mairead e Falestine, è salpata da Norvegia e Svezia per raggiungere il Mediterraneo e tentare di forzare il blocco imposto a Gaza da Israele.
Aderiscono a questa iniziativa organizzazioni quali la Associazione Sardegna-Palestina e altre di seguito indicate:
A.S.C.E.
Laboratorio Politico Sa Domu
Su Tzirculu
A Foras
Studenti contro il Technion
MEZCLA INTERCULTURA
Associazione Antonio Gramsci Cagliari
Circolo Me-Ti
BDS Sardegna
CUA Collettivo Universitario Autonomo Casteddu
GramsciLab Università di Cagliari
Carovana Smi
Potere al Popolo Cagliari
USB Cagliari
Servizio Civile Internazionale Sardegna
Rete Radiè Resh
Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza
Comunità La Collina
Associazione Italia Cuba
Circolo del Cinema Laboratorio 28
Cagliari Social Forum
Rete Radiè Resch di Cagliari
Scida - Giovunus Indipendentistas
Associazione Sardegna in movimento
Il collettivo ResPublica di Alghero
"RUAS - Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente"
Eureka - Rete Degli Studenti Medi Cagliari
Associazione Terra Battuta
Circolo Palmiro Togliatti - Cagliari
Già da molte delle sigle che partecipano, a cominciare dal BDS (movimento che mira al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele) si comprende che purtroppo questa è l’ennesima iniziativa di stampo marcatamente antisemita nascosta da antisionismo. Solo a parole, come scritto nella pagina face book dell’evento, lo scopo è quello di portare solidarietà alla popolazione di Gaza.
In realtà lo scopo di questa iniziativa è rinfocolare ancora una volta un forte odio contro lo stato Ebraico e contro gli Ebrei in tutto il mondo, rimarcando una bugia che oramai da oltre 11 anni continua ad essere perpetrata: quella dell’ “assedio Israeliano” su Gaza.
Israele ha restituito quei territori nel lontano 2005, e da allora l’intera zona è sotto la tenaglia della dittatura del movimento terroristico Hamas, che tiene la popolazione Palestinese della zona in condizioni di miseria assolute, mentre i più ricchi e le famiglie sostenitrici del terrorismo Islamista di Hamas vivono nel lusso più sfrenato, in una regione piena di alberghi cinque stelle, parchi di divertimento, centri commerciali eleganti e dai prezzi folli, e così via.
E mentre succede tutto questo, la popolazione è convinta dalla dittatura di Hamas a andare ai confini con Israele a provocare, a lanciare bombe, a gettare copertoni sul terreno e a incendiarli provocando disastri ecologici senza precedenti, e a usare perfino i neonati come scudo umano in questa bassa propaganda contro Israele e gli Ebrei.
Non fa differenza la Freedom Flotilla, che ben sappiamo da anni cerca di forzare un blocco navale imposto semplicemente per la sicurezza di Israele, e risponde, come fece nel 2010, ai richiami di fermarsi con frasi come “State zitti, ritornatevene ad Auschwitz!” o “Non dimenticate i ragazzi dell’11 Settembre 2001, noi facciamo lo stesso!” (frase anche essa pronunciata nel 2010)
Non è purtroppo possibile per una città Italiana, a mio giudizio, ospitare anche solo temporaneamente una nave finanziata da movimenti antisemiti e filo terroristici, che poi tenterà per l’ennesima volta di creare provocazione contro Israele.
Per questo io chiedo a lei, Sindaco di Cagliari, e a voi, Prefetto di Cagliari e Presidente della Regione Sardegna, di fermare questo assurdo progetto con l’applicazione piena dell’articolo 67 del San Remo Manual on International Law e del paragrafo 7.7 del Commander's Handbook on the Law of Naval Operations che recitano:
“Le navi mercantili che battono bandiera neutrale non possono essere attaccate a meno che: a)si possa ragionevolmente supporre che esse trasportino contrabbando o violino un blocco, e, dopo previa un'intimazione, rifiutino intenzionalmente e chiaramente di fermarsi o si oppongano intenzionalmente e chiaramente visita, perquisizione o cattu-ra; b) conducano azioni militari per conto del nemico; c) si comportino come ausiliarie delle forze armate nemiche; d) siano integrate o collaborino al sistema di informazione nemico; e) navighino in convoglio con navi da guerra o aeromobili militari nemici; o f) contribuiscano effettivamente, in qualunque altro modo, all'azione militare nemica, per esempio, trasportando materiali militari, e non è possibile per le forze attaccanti di mettere prima i passeggeri e l'equipaggio in luogo di sicurezza. A meno che le circo-stanze non lo permettano, dev'essere inviato loro un avvertimento, perché possano modificare la rotta, scaricare le loro merci o prendere altre precauzioni.”
“La violazione di un blocco è il passaggio di un'imbarcazione o di un velivolo attraverso un blocco senza autorizzazione speciale per l'ingresso o per l'uscita da parte del belligerante che ha imposto il blocco. La tentata violazione del blocco inizia dal momento in cui un'imbarcazione o un velivolo lasciano un porto o un aeroporto con l'intenzione di evadere il blocco e, per le imbarcazioni che escono dall'area del blocco, continua finché il viaggio non sia concluso. La conoscenza dell'esistenza del blocco è essenziale per i reati di violazione del blocco e tentata violazione del blocco. La conoscenza può essere presunta una volta che il blocco sia stato dichiarato e appropriate notifiche siano state fornite ai governi interessati. È irrilevante che l'imbarcazione o il velivolo siano, nel momento dell'intercettazione, diretti verso un territorio neutrale, se la destinazione ultima è l'area del blocco. Vi è presunzione della tentata violazione del blocco laddove le imbarcazioni o i velivoli siano diretti verso un porto o un aeroporto neutrali che servano come punto di transito verso l'area del blocco”
Poiché dalle pagine Facebook dell’evento della Freedom Flotilla a Cagliari (Link: https://www.facebook.com/events/214291832627830/ ) è scritto nero su bianco che la flotilla: “è salpata da Norvegia e Svezia per raggiungere il Mediterraneo e tentare di forzare il blocco imposto a Gaza da Israele” tanto basta perché, in base proprio all’art. 67 del San Remo Manual, vi sia presunzione della tentata violazione del blocco, proprio indipendentemente dal fatto che la flotta si trovi o meno in direzione di Gaza. E siccome il porto di Cagliari, esattamente come recita l’art. 67, è un punto “ di transito”, a questo punto tanto basta perché la nave venga immediatamente fermata non appena mette piede sul porto di Cagliari e sequestrata.
Chiedo quindi che, una volta che la flotilla sarà giunta nella capitale Sarda, proceda all’immediato fermo della intera flotta sulla base del testo dell’art. 67 del San Remo Manual on International Law.
Con osservanza
Dott. Alessandro Matta, Direttore Associazione Memoriale Sardo della Shoah.
Seguono altre sottoscrizioni
Prof.ssa Daniela Santus, Docente di Geografia dei Paesi Mediterranei, Università di Torino.
Prof.Cecilia Nizza, Gerusalemme/Israele. Insegnante in pensione, già Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica Italiana di Gerusalemme.
Daniele Sher, Gerusalemme, Israele.
Gianni Pellegrini, Ministero dell'Interno, Roma
Emile Khorsai, Fotografo, Milano
Fulvio del Deo, Telese Terme (Bn)
Igal Gigliotti, Brescia
Paolo Ligozzi, Subiaco
Vera Valle, Torino
Alessandra Casula, Lodi
Barbara Caletti, Lodi
Paolo di Ruzza, Chieti
Laura Buccino pittrice, Cornegliano Laudense (LO)
Maria Cristina Motzo, Cagliari
Nora Klein, Pontresina, Svizzera
Roberto Lea, Padova
Emanuele Sanna Pisanu, Villaspeciosa (Ca)
Flaminia Sabatello, Presidente Associazione Romana Amici di Israele, Roma
Lorena Chantal Tavazzi, Crema
Tamara Zarfati, Roma
Emanuele Bolognesi, Reggio Emilia
Armando Robutti, Torino
Pietro Bianchini, Lodi
Turano Lodigiano, Lodi
Norma Bottoni, Lodi
Sergio Raimondo, Sanremo
Cristina Miriam Chiaffoni, Attrice, Ferrara
Laura Buccino, Pittrice, Cornegliano Laudense (Lo)
Simona Siboni, Roma
Daniela Rella, Insegnante, Induno Olona (Varese)
Dalide Tridoli, Ferrara
Emanuele Segre Amar, Presidente Gruppo Sionistico Piemontese, Torino
Alberto Levy, Israele
Andrea Vigeri, Treviso
Elio Cabib
Giacomo Adda
Vito Sed, Roma
Marco Leati, Ferrara,
Angela Sadun, Firenze
Elisabetta Noè, Ferrara
Adriana Savonea Fiorentini, Milano
Gioia Sed, Roma
Irina Puran, Roma
Sergio Marra, Medico, Venezia
Benedetta Bonifati, Lodi
Edoardo Bonifati, Lodi
Federico Bonifati, Lodi
Alberto Lattes, Tel-Aviv, Israele
Nathan Barur, Natanya, Israele
Guido Guastalla, Livorno
Ariel Calò, Roma
Sandra Castelli, Merate
Elie Ravenne, Losanna, Confederazione Elvetica
Veni Velinov, Verona
Alessadro Ratzenberger
Marco Riccaboni, Presidente Associazione Amici di Israele, Lodi
Alex Zarfati, Presidente di Progetto Dreyfus, Roma
Lorella Zarfati, Roma
Dana Raccah, Roma
Avv. Francesca Pavoncello
Tiziana Sonnino, Israele
Aviva Zarfati, UCL Jewish Society General Secretary, London Student Zionist Group, London
Rossella Messica, Roma
Tomer Llan, Israele