Vogliamo città verdi, sane, senza smog e sostenibili.
Chiedi anche tu al governo Draghi di spendere meglio i 200 miliardi del Recovery Plan: la ripresa italiana deve partire dalle città.
Negozi, bar e ristoranti chiusi, trasporto pubblico e molte categorie di lavoratori sull’orlo del fallimento, alto contagio e mortalità da Covid: le città italiane stanno pagando un conto terribile a causa della pandemia, ed è solo l’inizio.
I centri urbani ospitano la maggioranza della popolazione, sono i centri dell’innovazione culturale, sociale, economica e tecnologica del Paese. Ormai lo sappiamo, la sfida per un futuro sostenibile si vince, o si perde, in città.
Nonostante rappresentino il cuore pulsante dell’Italia, ad oggi le città sono largamente ignorate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
FIRMA L’APPELLO PER DESTINARE I FONDI DEL PIANO DI RILANCIO ALLA SOSTENIBILITÀ DELLE CITTÀ ITALIANE.
La città sostenibile, alimentata dalle energie rinnovabili, dai prodotti del territorio e dall’ossigeno degli spazi verdi, dove è possibile spostarsi grazie a mezzi di trasporto a zero emissioni, dove è naturale muoversi in bici, a piedi o in carrozzina, può diventare realtà, con i fondi del Recovery Plan.
Ad oggi sono 20 le organizzazioni della società civile, impegnate nella giustizia ambientale, nella difesa e promozione del territorio e nello sviluppo di modelli sostenibili che hanno firmato l’appello al Primo Ministro Draghi. L’obiettivo è assicurarsi che i fondi europei vadano anche a beneficio della vita quotidiana e dei territori dei cittadini, dove la vita di tutti i giorni è stata sconvolta dalla pandemia di covid-19.
FIRMA L’APPELLO PER SUPPORTARE LA RINASCITA SOSTENIBILE DEI NOSTRI TERRITORI URBANI.
***
Le organizzazioni: Fridays For Future ItalyTransport & Environment ItaliaKyoto ClubLegambienteCittadini per l’AriaGreenpeace ItaliaWWF ItaliaLega Anti VivisezioneFIAB - Federazione Italiana Ambiente e BiciclettaRinascimento GreenBike ItaliaSbilanciamociAssociazione Comuni VirtuosiCittàslowTouring Club ItaliaAssociazione Italiana di Architettura del PaesaggioSindaci della BiciOsservatorio BikeconomyRete dei Comuni SostenibiliUrban@it
L'APPELLO:
Spett.liPresidente del Consiglio dei Ministri, Mario DraghiMinistro della Transizione Ecologica, Roberto CingolaniMinistro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico GiovanniniMinistro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano PatuanelliMinistro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti
La ripresa italiana parte dalle città sostenibili.Negozi, bar e ristoranti chiusi, trasporto pubblico e molte categorie di lavoratori sull’orlo del fallimento, alto contagio e mortalità da Covid: le città italiane stanno pagando un conto terribile a causa della pandemia, ed è solo l’inizio. Le città ospitano la maggioranza della popolazione, sono i centri dell’innovazione culturale, sociale, economica e tecnologica del Paese. Ormai lo sappiamo, la sfida per un futuro sostenibile si vince, o si perde, in città.Nonostante rappresentino il cuore pulsante dell’Italia, ad oggi le città sonolargamente ignorate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
In concreto, chiediamo che il PNRR preveda:
1. Mobilità sostenibileI fondi del PNRR devono finanziare (direttamente o indirettamente): infrastrutture ciclabili sicure, urbane ed extraurbane, interventi per l’intermodalità bici-TPL, la riqualificazione dello spazio pubblico a favore di spazi pedonali, ciclabili e verde urbano e a beneficio dell'uso pubblico (giardini, piazze, aree giochi, bar e ristoranti sicuri e all’aperto), realizzando infrastrutture per la mobilità dolce intese anche come come corridoi drenanti, ecologici e di mitigazione ambientale; il potenziamento del TPL, del trasporto rapido di massa (bus elettrici, tram, metro) e dei treni metropolitani, extraurbani e regionali. Puntiamo a un pendolarismo efficace econfortevole, e che incentivi un turismo sostenibile a valorizzazione di tutte le città italiane. Chiediamo incentivi per la riduzione delle auto private e che la flotta passeggeri e merci (pubblica e privata) sia sostituita con mezzi elettrici silenziosi e confortevoli, rispettosi della città e dei suoi abitanti. Inoltre, vogliamo che venga realizzata l'infrastruttura nazionale di ricarica elettrica.
2. Fonti rinnovabiliIl PNRR deve finanziare le rinnovabili elettriche, con interventi atti a minimizzare consumo del suolo; il PNRR dovrà essere in grado, partendo dalla riforma delle autorizzazioni, di installare almeno 6.000 MW di rinnovabili elettriche l’anno, con interventi per potenziare la rete di distribuzione e il sistema degli accumuli (batterie).
3. Efficienza energeticaIl PNRR deve lanciare programmi significativi di efficientamento degli edifici pubblici a partire dalle scuole e nell’edilizia residenziale. In riferimento all’edilizia privata, i piani di spesa devono essere vincolati ad obiettivi minimi di efficienza.
4. Rafforzare il modello agroecologicoIncentivare la transizione ad un modello agricolo che non alteri il clima, che valorizzi le risorse locali e biologiche e il capitale naturale, proteggendo la biodiversità. Inoltre, chiediamo la promozione di stili alimentari a base vegetale e di disincentivare invece l'importazione di prodotti responsabili di deforestazione. L'Italia deve quindi porsi obiettivi più ambiziosi di quelli della Politica Agricola Comune Europea.
Il nostro Paese deve ripartire e l’Europa ci offre questa opportunità.È ora di costruire, con i fondi europei, l’Italia per la prossima generazione.
***
Gli allegati:● La decarbonizzazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, T&E, KyotoClub, WWF, Greenpeace, Legambiente;● Un PNRR per una mobilità sostenibile, T&E - Kyoto Club;